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8 ago 2012

Mode folli per giovani dementi:la vodka negli occhi

mode smodate

Vodka negli occhi: la nuova, pericolosa, moda alcolica



Instillare Vodka negli occhi per ubriacarsi di più e più velocemente, una moda insana che serve a poco se non a danneggiare per sempre la vista. Foto: ©photpxpress.com/Pavel Losevsky



 

Ubriacarsi con l’alcol negli occhi. Una moda diffusa tra i giovanissimi che potrebbe causare danni irrimediabili alla vista e non solo




“Beata gioventù” direbbero i nostri nonni. Sì, i giovani sono davvero fortunati. Spesso non si rendono tuttavia davvero conto di esserlo. E sarà un po’ per questo, un po’ perché hanno poca esperienza ma tanta voglia di provare, che sono sempre alla ricerca di qualcosa di più, di qualcosa di strano, insolito, magari che li mandi temporaneamente fuori dagli obblighi quotidiani.

Ed ecco che l’ultima risposta giovanile, volta allo sballo, si chiama “eyeballing”. Eh sì, e finita l’era del binge/drinking, ora per farsi del male l’alcol non si manda nello stomaco ma negli occhi. Certo, raccontata cosi può far sorridere ma e una triste realtà giovanile che e nata alcuni anni fa nei campus inglesi, per poi approdare in quelli americani e quelli francesi.

L’eyeballing consiste nel mettere ben a contatto il collo della bottiglia, o del bicchiere, con l’occhio. Questo gesto si compie perché si ritiene che in tale modo si sballerebbe di più e più velocemente che nel tradizionale scolarsi la bottiglia. Per questo genere di giochetti, normalmente, si usa la vodka e si versa direttamente nel bulbo oculare dopo aver posizionato correttamente la bottiglia.

Secondo la psichiatra infantile Patrice Huerre, «Questa è una tendenza marginale in Francia, fa parte del desiderio dei giovani di testare i loro limiti».
«L’alcolizzazione degli adolescenti ha assunto importanza negli ultimi anni, la ricerca di fonti di emozioni e anche l’assunzione di rischi», aggiunge Huerre, autrice tra gli altri del libro Alcol e adolescenza, giovani in cerca di ebbrezza.

Ma come si fa ad ubriacarsi attraverso l’assunzione di alcol da un occhio¬?
Secondo il direttore scientifico di SFO (società francese di oftalmologia), Jean-Antoine, l’assorbimento è talmente minimo che e impossibile ubriacarsi. Addirittura il tasso alcolico nel sangue non aumenta per niente. Di conseguenza, se un giovane da segni di ubriachezza i casi sono due: o finge, o era già ubriaco prima.

Secondo Patrice Huerre, il problema e che questa moda si sta diffondendo anche tra i giovanissimi. Se prima si usava farlo nei college, ora lo fanno anche i bambini alle scuole medie; bambini che, tuttavia, non hanno il senso reale del pericolo. I danni che ne potrebbero derivare, secondo Huerre, sarebbero irreparabili. La superficie dell’occhio, infatti si danneggerebbe causando gravi problemi alla vista.

«I genitori dovrebbero far arrivare messaggi di prevenzione ai loro figli, anche se ovviamente non si può impedire tutto. In caso di passaggio all’atto come rivalsa, tuttavia, dovrebbero considerarlo come un segnale d’allarme e vedere se il giovane non ha bisogno di essere aiutato», conclude Huerre.
Come sempre, quindi, ai genitori tocca avere mille occhi. E, in questo caso, ai propri figli conviene tenerseli, i propri occhi.
[lm&sdp]

L'orientamento sessuale si legge nello sguardo

la dilatazione della pupilla rivela da chi siamo attratti sessualmente

L’orientamento sessuale lo si legge negli occhi




Uomini e donne hanno orientamenti sessuali spesso definiti ma a volte non del tutto. La dilatazione della pupilla pare rivelare quali sono questi orientamenti
 

La credenza popolare che dilatazione della pupilla riveli l’attrazione sessuale ora mostra un risvolto inaspettato e trova un fondamento scientifico a seguito di uno studio statunitense




Da sempre, nei manuali di seduzione, sulle riviste femminili o a opera di un qualche esperto in relazioni si legge o si sente dire che una prova che la persona che si ha di fronte ha un qualche interesse nei nostri confronti la si può vedere da quanto è dilatata la pupilla dell’occhio.
“Dicerie”, qualcuno si affrettava a liquidare. Miti popolari senza alcun fondamento scientifico.
E, invece, a quanto sembra non solo potrebbe essere proprio così, ma la pupilla rivelerebbe senza mezzi termini l’orientamento sessuale. In questo modo, anche se una persona dice di essere attratta soltanto da uno dei due generi (maschio o femmina) il suo corpo potrebbe invece rivelare che così non è.

A rendere “scientifica” questa supposizione sono stati i ricercatori statunitensi della Cornell University che, per rilevare la prova che la pupilla si dilata quando abbiamo di fronte una persona che c’interessa o ne siamo sessualmente attratti, hanno utilizzato una speciale lente a raggi infrarossi capace di captare anche le più piccole modifiche alla pupilla.
Dopo aver predisposto la “macchina della verità sessuale” i ricercatori hanno sottoposto un gruppo di volontari ambosessi alla visione di una serie di video erotici sia di rapporti eterosessuali che omosessuali.

Fino a oggi, per valutare l’orientamento sessuale ci si avvaleva di misure fisiologiche quali, per esempio, le reazioni corporali come l’eccitazione a livello genitale che, oltre a comportare dei limiti spesso si potevano rivelare invasive per chi ne era oggetto. La misurazione della dilatazione della pupilla per contro si mostra più discreta a affidabile.
I risultati dei test sono stati pubblicati su PLoS ONE e riportano come con questo metodo sia stato possibile rilevare l’orientamento sessuale anche in persone che, per cultura, credo religioso o altri motivi personali, non si sarebbero mai sottoposti ai test fisiologici utilizzati di routine.

«Abbiamo voluto trovare una misura alternativa che indicasse in maniera automatica l’orientamento sessuale, ma senza essere invasiva come le misure precedenti. Le risposte pupillari fanno esattamente questo – spiega nel comunicato CU il dottor Gerulf Rieger – Con questa nuova tecnologia siamo in grado di esplorare l’orientamento sessuale delle persone che non avrebbero mai partecipato a uno studio sull’eccitazione genitale, come le persone provenienti da culture tradizionali. Questo ci permetterà di capire molto meglio come la sessualità si esprime in tutto il pianeta».

I risultati hanno confermato le aspettative. Per esempio, gli uomini eterosessuali hanno mostrato forti reazioni pupillari ai video erotici con donne, e poca reazione per quelli con uomini. A differenza, invece, le donne eterosessuali hanno mostrato reazioni pupillari a entrambi i sessi, anche se in misura diversa. Secondo gli scienziati questo non vuole dire che le donne hanno necessariamente tendenze omosessuali, ma è semplicemente una conferma di precedenti ricerche che suggeriscono come le donne abbiano un tipo molto diverso di sessualità rispetto agli uomini.
Allo stesso modo, alcuni uomini hanno mostrato reazioni significative sia ai video con femmine che con maschi a riprova, dicono gli autori, che anche nei maschi vi sono soggetti che hanno una sessualità più flessibile.

Lo studio, ribadiscono i ricercatori, può aprire nuove vie di dibattito sulla sessualità e le mille sfaccettature che questa può assumere nelle persone, in particolare in quelle appartenenti a gruppi diversi con diverse identità sessuali.
Insomma, se l’occhio è lo specchio dell’anima, in questo caso lo è anche dell’orientamento sessuale.
[lm&sdp]