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Sarà affrontato anche il campo delle medicine alternative e della psicoanalisi.
Pubblicheremo inoltre interessanti articoli di storia della medicina.
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15 feb 2012
TORNANO I GELONI
Con l’arrivo della stagione più fredda ed i bizzarri cambiamenti climatici a cui siamo soggetti, è facile incorrere nei tanti malesseri e fastidi tipici di tale periodo.
Se siamo alle prese con raffreddore, mal di gola, tosse e primi disturbi influenzali, non lamentiamoci poi troppo, perchè sono molti coloro che devono combattere con un disagio ben più fastidioso, che può compromettere, anche seriamente, quando non curato adeguatamente, il nostro livello di benessere quotidiano.
Si tratta dei temibili geloni, che possono colpire i nostri arti superiori ed inferiori, localizzandosi soprattutto nelle estremità periferiche, mani e piedi, dove la circolazione diventa più lenta.
In termini specifici, vengono definiti con il nome di Eritema Pernio, e non sono altro che un’irritazione cutanea dovuta all’azione congiunta dell’aggressione del freddo sulla nostra pelle ed una riduzione della circolazione e dell’irroramento sanguigno nelle mani e nei piedi.
Riconoscerli è piuttosto semplice: la pelle delle mani tende inizialmente ad arrossarsi, con un colore rosa vivo, poi passa a seccarsi più del dovuto ed a screpolarsi, fino ad arrivare agli stadi più avanzati, in cui le dita cominciano a gonfiarsi, provocando dolore, anche molto intenso e rendendo più difficoltosi i normali movimenti.
Le giunture, nel punto specifico delle nocche o all’interno delle dita, arrivano ad avere ulcere molto dolorose, che mostrano serie difficoltà nella guarigione e processo di cicatrizzazione.
Cause e rimedi efficaci per evitare i geloni alle mani
Tra le cause più probabili della comparsa di tale fastidiosa irritazione, c’è una certa predisposizione genetica, fattori aggravanti come cattiva circolazione e difficoltà di irrorazione sanguigna nei punti specifici di mani e piedi, ma anche alcune cattive abitudini, come lasciare esposte le zone sensibili del nostro corpo a temperature troppo rigide o sottoporle a sbalzi repentini di temperatura.
Quando ci si rende conto di essere nelle fasi iniziali di tale patologia, è bene rivolgersi prontamente alle cure del proprio medico curante, per evitare di subire i processi più acuti e dolorosi dell’irritazione.
Esistono cure e farmaci specifici che aiutano a contrastare il problema ed a ridurne l’estensione, ma per evitare di soffrire inutilmente è buona norma seguire alcuni comportamenti preventivi, che impediscono la comparsa dei geloni alle mani.
- Non esporre mai le mani umide o bagnate a temperature rigide ed improvvise. Bisogna asciugare e coprire adeguatamente le mani, anche quando si esce all’esterno per pochi minuti.
- Indossare sempre guanti di lana o in caldo cotone, evitando quelli in fibre sintetiche, che isolano in maniera poco soddisfacente dal freddo, creano cattive condizioni di umidità e possono scatenare fastidiose reazioni allergiche.
- Evitare di mettere a contatto le mani con acqua troppo calda o troppo fredda, che può alterare i normali livelli di circolazione.
Per favorire quest’ultima, possiamo prendere l’abitudine di massaggiare le mani, al mattino ed a sera, con un olio lenitivo alla mandorla o alla lavanda, con un decotto alle noci, dalle proprietà vasodilatatorie o anche con una buona crema emolliente, così da riattivare la circolazione nei capillari e mantenere la nostra pelle nutrita ed elastica.
- Bisogna osservare, infine, delle regole di vita salutari, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, evitando fumo ed alcol, nemici della circolazione e svolgendo una regolare attività fisica.
RIMEDI NATURALI
Contro la neve possiamo difenderci, vestendoci adeguatamente e calzando scarponcini o stivali. Tuttavia non è difficile in queste particolari condizioni atmosferiche cadere vittima dei geloni soprattutto se mettiamo i piedi gelati a contatto diretto con fonti di calore artificiale come stufa e termosifoni. A essere soggette alla formazione di queste antiestetiche e dolorose tumefazioni di colore rossastro/violaceo sono non solo le dita dei piedi ma anche orecchie, mani, naso. Non è uno spettacolo gradevole né una sensazione piacevole, perciò attenti agli sbalzi termici. Se dovessero fare la loro comparsa, aspettiamo che la situazione torni alla normalità, cercando però di accelerare la guarigione con l'aiuto della natura, soprattutto se la zona colpita sono le nostre insostituibili fondamenta.
Considerando che le persone con problemi circolatori sono maggiormente soggette alla formazione di geloni, conviene stimolare il flusso sanguigno con un pediluvio caldo - ma non bollente! - in cui avremo aggiunto un cucchiaino di olio alla calendula da alternare a un pediluvio freddo; l'ideale sarebbe avere a nostra disposizione due catini ed effettuare il cambio caldo/freddo ogni 5 minuti per circa trenta minuti. Molto efficaci anche i pediluvi caldi con il sale grosso.
A questo rituale faremo seguire un massaggio sempre all'olio di calendula o d'arnica o all'olio d'oliva.
Per stimolare la circolazione possiamo, inoltre, sfruttare le virtù terapeutiche della cipolla applicandola cruda - triturata o frullata - sulla parte dolente, fissandola con una garza ed eventualmente con della pellicola trasparente.
Ottima anche la pomata alla calendula reperibile in tutte le erboristerie e in molte farmacie.
Concludiamo la serata con una tisana indicata per i problemi circolatori facendoci consigliare dal nostro erborista di fiducia. Un consiglio? La centella asiatica - l'anticellulite per eccellenza! - da unire però a erbe dal sapore più gradevole come i peduncoli delle ciliegie.
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