12/09/2012 - alto rischio per chi beve alcol
Bere molto può portare all’ictus
Bere molto o in modo compulsivo può essere causa di ictus emorragico prematuro, anche dieci anni prima della media
Bere molto, anche in modo compulsivo – un’usanza
nota anche con il nome di “binge drinking” – aumenta di molto il rischio
di essere vittime di un ictus emorragico, piuttosto che a causa di un
grumo di sangue, avvertono i ricercatori francesi dell’Università Lille
Nord de France. E questo accade anche se non si ha una storia di
problemi simili alle spalle.
«Il bere pesante è stato costantemente identificato come un fattore di rischio per questo tipo di ictus – spiega nel comunicato LNFU la principale autrice dello studio, dottoressa Charlotte Cordonnier – che è causato da sanguinamento nel cervello, piuttosto che un grumo di sangue».
L’indulgere nel binge drinking è tipico delle persone che partecipano a feste, incontri, party o manifestazioni a tema. Si caratterizza da grandi bevute fatte in un periodi di tempo breve, come può essere una giornata o un weekend. Il bere pesante, invece, si caratterizza per un’abitudine all’assumere alcol in discrete quantità tutti i giorni o regolarmente.
Il problema del bere in sé non sarebbe così grande se non fosse che le bevande sono alcoliche – ed è proprio l’alcol a essere messo sotto accusa da questo nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Neurology.
Sono state in totale 540 le persone coinvolte. Tutte erano state vittime di un ictus emorragico e avevano un’età media di 71 anni. I partecipanti sono stati intervistati circa il proprio stile di vita e le abitudini riguardo il consumo di alcol.
Per ottenere maggiori informazioni riguardo al consumo di alcol e lo stile di vita, i ricercatori hanno intervistato anche i partenti o chi era vicino in qualche modo ai pazienti.
I dati raccolti hanno permesso di stabilire che di questi 540, i forti bevitori erano 137 (il 25%). Questi bevevano in media tre o più bicchieri al giorno, corrispondenti a circa 1,6 grammi di alcol.
Le scansioni cerebrali e l’analisi delle cartelle cliniche dei pazienti ha consentito agli scienziati di rilevare che chi beveva in modo pesante era stato vittima dell’ictus emorragico in media 14 anni prima di chi non era dedito al gran consumo di alcol. L’età media delle persone colpite, in questo caso, era di 60 anni. Chi era di età inferiore, e aveva subìto un ictus, aveva anche maggiori probabilità di morire entro due anni dall’evento, rispetto a coloro che bevevano moderatamente.
«E’ importante tenere a mente che bere grandi quantità di alcol contribuisce a una forma più grave di ictus in età più giovane in persone che non avevano una significativa storia medica», conclude Cordonnier. In altre parole, bere molto alcol aumenta di molto le probabilità di essere vittima di un ictus e anche morire prematuramente, anche se non lo riteniamo possibile.
[lm&sdp]
«Il bere pesante è stato costantemente identificato come un fattore di rischio per questo tipo di ictus – spiega nel comunicato LNFU la principale autrice dello studio, dottoressa Charlotte Cordonnier – che è causato da sanguinamento nel cervello, piuttosto che un grumo di sangue».
L’indulgere nel binge drinking è tipico delle persone che partecipano a feste, incontri, party o manifestazioni a tema. Si caratterizza da grandi bevute fatte in un periodi di tempo breve, come può essere una giornata o un weekend. Il bere pesante, invece, si caratterizza per un’abitudine all’assumere alcol in discrete quantità tutti i giorni o regolarmente.
Il problema del bere in sé non sarebbe così grande se non fosse che le bevande sono alcoliche – ed è proprio l’alcol a essere messo sotto accusa da questo nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Neurology.
Sono state in totale 540 le persone coinvolte. Tutte erano state vittime di un ictus emorragico e avevano un’età media di 71 anni. I partecipanti sono stati intervistati circa il proprio stile di vita e le abitudini riguardo il consumo di alcol.
Per ottenere maggiori informazioni riguardo al consumo di alcol e lo stile di vita, i ricercatori hanno intervistato anche i partenti o chi era vicino in qualche modo ai pazienti.
I dati raccolti hanno permesso di stabilire che di questi 540, i forti bevitori erano 137 (il 25%). Questi bevevano in media tre o più bicchieri al giorno, corrispondenti a circa 1,6 grammi di alcol.
Le scansioni cerebrali e l’analisi delle cartelle cliniche dei pazienti ha consentito agli scienziati di rilevare che chi beveva in modo pesante era stato vittima dell’ictus emorragico in media 14 anni prima di chi non era dedito al gran consumo di alcol. L’età media delle persone colpite, in questo caso, era di 60 anni. Chi era di età inferiore, e aveva subìto un ictus, aveva anche maggiori probabilità di morire entro due anni dall’evento, rispetto a coloro che bevevano moderatamente.
«E’ importante tenere a mente che bere grandi quantità di alcol contribuisce a una forma più grave di ictus in età più giovane in persone che non avevano una significativa storia medica», conclude Cordonnier. In altre parole, bere molto alcol aumenta di molto le probabilità di essere vittima di un ictus e anche morire prematuramente, anche se non lo riteniamo possibile.
[lm&sdp]
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