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5 giu 2012

Afa in arrivo, preveniamo la disidratazione con le giuste mosse

ondate di calore e pericoli connessi Afa in arrivo, preveniamo la disidratazione con le giuste mosse Quando fa caldo è importante idratarsi correttamente: meglio se con l'acqua In vista delle ondate di calore, giochiamo d’anticipo idratandoci correttamente con i consigli degli esperti Le ondate di calore, l’afa arrivano quando meno te l’aspetti. E, anche se i bollettini meteo in qualche modo possono avvisarci, è altrettanto vero che in quest’anno un po’ bizzarro può capitare che se il giorno prima faceva fresco, quello dopo è caratterizzato da un caldo soffocante. In questi casi non si tratta dunque soltanto di un problema di sopportazione della calura, ma di situazioni che comportano dei rischi, anche seri, per la salute – in particolare per i soggetti più a rischio come bambini, anziani e donne in gravidanza. Come affrontare pertanto questi momenti? Giocando d’anticipo, suggeriscono gli esperti, e idratandoci correttamente. «Il punto fondamentale è riuscire ad affrontare (prontamente) il rischio disidratazione: problema riguardante soprattutto le categorie più rischio come anziani, donne e bambini – come sottolinea Umberto Solimene, professore dell’Università degli Studi di Milano e membro dell’Osservatorio Sanpellegrino – e quindi bere abbondanti quantità di acqua, preferibilmente ricca di minerali, rappresenta una mossa astuta e vincente, utile ad assumere importanti elementi quali per esempio il calcio e il magnesio, indispensabili per compensare la sudorazione». L’acqua dunque come elemento indispensabile per mantenere al meglio le condizioni ottimali dell’organismo. Difatti, quando il bilancio idrico si fa negativo si parla di disidratazione: letteralmente, cattiva idratazione. Basti pensare che una diminuzione anche solo del 2% del peso corporeo è già in grado di alterare la termoregolazione, influendo negativamente sul volume plasmatico (del sangue) e aumentando la sua viscosità. Tutto questo, inoltre, limita l’attività e le capacità fisiche del soggetto che si ritrova a dover fare i conti con stanchezza, cefalea e difficoltà di concentrazione. «Con una diminuzione del 5% [dell’idratazione] avremo crampi, mentre arrivando a una perdita del 7% compariranno allucinazioni e perdita di coscienza. Infine, se si raggiunge il 20%, il valore risulterà incompatibile con la vita», avverte il professor Solimene. Ecco come diventa indispensabile reintegrare ogni perdita di acqua, assecondando lo stimolo della sete, che sorge spontaneo – ma non in tutti i casi – quando la perdita di acqua supera lo 0,5%. Che fare quindi? Fondamentale è stare attenti ai diversi campanelli d’allarme lanciati dal nostro corpo, anche quelli meno evidenti come stanchezza anomala, diminuzione e colorito più scuro delle urine secrete, in modo da contrastare prontamente il deficit idrico. Come sottolineato dallo studio sull’idratazione condotto dalla dottoressa Sheila M. Campbell e pubblicato sull’American College of Nutrition, il fabbisogno idrico quotidiano per le donne è di 2,7 litri, mentre per gli uomini si arriva a 3,7 litri da assumere attraverso cibo e acqua. Importante è inoltre bere molto e spesso, durante tutta la giornata: ancor di più, se ci si trova nelle già citate categorie più a rischio, ossia donne, anziani e bambini. Come emerge dagli studi condotti in merito* per le donne è consigliabile bere almeno mezzo litro di acqua al mattino prima di uscire, indossare un vestiario idoneo e idratarsi a piccole dosi, all’incirca ogni ora, per abbassare la temperatura corporea e tenere sotto controllo la sudorazione in eccesso. I bambini poi dovrebbero essere coloro che bevono di più, poiché l’acqua ha un ruolo essenziale nello sviluppo del loro organismo. E’ tuttavia necessario fornire pochi Sali minerali al bambino piccolo e una maggiore quantità ai ragazzi. Nella scelta delle bevande, meglio privilegiare l’acqua minerale, preferibilmente non bicarbonata. E’ inoltre importante vestire i bambini in modo leggero ed evitate l’esposizione diretta al Sole, soprattutto nelle ore più calde. Infine per gli anziani, gruppo in cui aumenta la difficoltà a mantenere un adeguato equilibrio idroelettrico, dal momento che si avverte meno il senso della sete è necessario prevenire il pericolo di deficit idrico puntando sulla corretta idratazione. Attraverso altri studi e ricerche, è emerso inoltre che l’acqua minerale è la bevanda migliore, in vista dell’estate: oltre a idratare, è un utile integratore naturale di calcio, magnesio e potassio, tutti elementi fondamentali per mantenere una corretta omeostasi (equilibrio naturale) del corpo, specialmente nelle età critiche. [lm&sdp] *Army Research Institute of Environmental Medicine (USARIEM) (http://dodreports.com/pdf/ada459434.pdf)

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