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6 mar 2011
E’ la sindrome ADHD
BAMBINI IPERATTIVI,300 MILA IN ITALIA,L’1% E’ DIAGNOSTICATO
Un problma che non identificato può portare a tossicodipendenza,alcoolismo,disturbo bipolare.
ROMA – Ne soffrono circa 300 mila bambini e ragazzi in Italia. Il loro problema emerge soprattutto a scuola ed a livello sociale: si alzano continuamente dal loro posto,non riescono a svolgere i compiti e finiscono spesso col cambiare banco,classe e talvolta anche scuola. Il loro profitto scolastico, per l’incapacità di concentrazione,è scarso e,per l’impulsività, è difficile il rapporto con gli altri.
Ma ADHD ( questo il nome della malattia ovvero disturbo da deficit di attenzione ed iperattività) è nel tempo anche emarginazione e dolore,senso di colpa,bassa autostima,poche relazioni sociali,abbandono scolastico. Vuol dire avere minori possibilità di studiare,lavorare e costruirsi una vita normale, significa vedere il proprio figlio che soffre ed assistere impotenti al suo dolore, ma anche mettere a rischio,dato lo stress,il rapporto di coppia.
In questi termini, è emerso ad uno specifico convegno svoltosi a Roma, viene presentata una delle più diffuse malattie adolescenziali, di natura genetica, un disturbo di tipo neurobiologico. “Situazione in Italia sottostimata, ha detto Gabriele Masi,dell’IRCCS Stella Maris di Pisa,con una diagnosi nell’1,3% dei casi”.
Dal 2007 è stato allestito un registro nazionale ADHD, un sistema di monitoraggio unico in Europa e nel mondo. Attualmente i
Centri di Riferimento accreditati sono circa 110 ed hanno in carico circa duemila bambini.
Parent Training - Una delle iniziative rivolte ai genitori,promossa dalla AIFA Onlus (Associazione Italiana Famiglie ADHD www.aifa.it ) è il Parent Training, un percorso che prevede incontri di gruppo in cui s’affrontano le tematiche più complesse della gestione dei figli e si propongono strategie specifiche di comportamento con l’obiettivo di modificare gli aspetti maggiormente problematici.
Anche in età adulta - Sebbene si tenda a credere che si tratti di un disturbo dell’infanzia, secondo l’Accademia Americana di Psichiatria Infantile, fino al 65% dei bambini con ADHD può ancora manifestare i sintomi nell’età adulta.
Terapia multimodale - L’intervento terapeutico deve essere accuratamente personalizzato. Prevede cioè una cura multimodale ovvero una combinazione d’interenti medici,educativi,comportamentali e psicologici su bambino e genitori, cui può essere associata nelle forme più importanti e se ritenuta necessaria, una terapia farmacologica.
“Nel nostro Paese, ha precisato Alessandro Zuddas,dell’Università di Cagliari,l’approcio di cura è molto
spostato sui soli interventi psicoeducativi. Fra una posizione d’abuso,che peraltro non riguarda l’Italia,ed il non – uso del farmaco,ritengo sia da preferire un uso razionale della medicina,nell’ambito della terapia multimodale,quando strettamente necessario”.
“ Un caso di ADHD trascurato nell’infanzia, ha quindi concluso,può portare nell’adolescenza e nell’età adulta, a complicazioni quali tossicodipendenza ed alcoolismo,ad esordi di disturbo bipolare,grave disadattamento sociale e relazionale e questo è un fattore di rischio ancora oggi sottovalutato nel nostro Paese.”
GIAN UGO BERTI
(riproduzione vietata)
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