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31 mar 2011
> Nervi a fior di pelle, scosse, bruciori: manca l'endorfinaNervi a fior di pelle, scosse, bruciori: manca l'endorfina
I modi per alleviare il dolore profondo al centro degli studi nella 'Settimana del cervello': dalle nevralgie del trigemino al classico fuoco di Sant'Antonio
, 25 marzo 2011 - Pensate ai fachiri. Grazie alla concentrazione e al training riescono a regolare l’attività di strutture cerebrali implicate nei sistemi di controllo del dolore, che per noi sono irraggiungibili, al punto da rilasciare una grande quantità di endorfine in modo da consentire loro di camminare sui chiodi o sui carboni ardenti senza problema. Basta questo per capire come la soglia di percezione del dolore sia un fenomeno soggettivo, legato alla sfera emotiva della persona.
Ci sono tuttavia casi in cui il dolore perde le sue capacità di 'segnalare' qualcosa che non funziona, e diventa un sintomo per l’organismo che si sgancia dalle normali modalità di controllo. Questo si verifica in caso di dolore neuropatico, che può svilupparsi in seguito a numerose patologie come l’infezione da herpes zooster (il classico Fuoco di Sant’Antonio), in alcune forme di diabete avanzato o anche per nevralgia del trigemino.
Questa e altre forme di dolore sono state tra gli argomenti portanti della 'Settimana Mondiale del Cervello', iniziativa dedicata a sollecitare la consapevolezza nei confronti della ricerca in tutto il mondo, promossa e organizzata dalla Società Italiana di Neurologia (Sin).
Il dolore neuropatico può colpire diverse parti del corpo, nasce per un errore del sistema nervoso sensitivo (in pratica i nervi continuano a far percepire un dolore acuto anche in assenza dello stimolo che lo determina) e si manifesta in diversi modi. In alcuni casi la parte che fa male è percorsa da bruciore, a volte invece si ha percezione di una scossa elettrica, in altri casi il fastidio si localizza sulla pelle, come una bruciatura oppure si mantiene come uno sgradevole compagno di viaggio a livello profondo.
Lo 'sfasamento' del sistema nervoso deputato alla percezione del dolore può addirittura comportare la comparsa di allodinia, ovvero l’insorgere di forti dolori anche dopo uno stimolo che normalmente non dà problemi. Per questo è sufficiente il semplice passaggio di un lenzuolo ruvido sul piede di una persona diabetica a stimolare forti dolori. Più comune in questi casi è invece l’iperalgesia ovvero una maggiore sensibilità al dolore.
Per quanto riguarda la cura, fondamentale è la diagnosi precisa del dolore che spesso non risponde ai comuni antidolorifici: può capitare che lo specialista punti alla correzione del meccanismo alterato delle cellule deputate alla trasmissione del dolore e al controllo delle 'scariche anormali' da esse prodotte per affrontare all’origine il dolore neuropatico.
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