Archivio blog
-
▼
2012
(84)
-
▼
marzo
(13)
- 31/03/2012 - yogurt arricchiti di acidi grassi ess...
- 28/03/2012ALZHEIMER, QUALI SPERANZE PER I MALATI? ...
- meno rapporti sessuali a causa delle preoccupazio...
- 13/03/2012 - condividere il cibo alla base dell'un...
- Medicina19/03/2012 - le proprietà analgesiche di u...
- Pulci: un pericolo per il cane, il gatto e la casa...
- Zecche: nate per trasmettere malattie Comincia la...
- Frutti di bosco per ritrovare la memoriaI frutti d...
- Medicina naturale28/02/2012 - i composti chimici d...
- - lo yoga contro i disturbi correlati allo stress...
- - più ottimisti, motivati e di buonumore con frut...
- I vegetariani in cura possono assumere, senza sape...
- - scoperto un collegamento tra la corteccia cerebr...
-
▼
marzo
(13)
Benvenuti in PARLIAMO DI SALUTE
Vogliamo informare per orientare nel campo della salute e del benessere della persona. Ponete domande,vi daremo risposte attraverso l'esperienza degli esperti.
Leggete i nostri articoli per entrare e conoscere le ultime novità internazionali che riguardano i progressi della medicina.
Sarà affrontato anche il campo delle medicine alternative e della psicoanalisi.
Pubblicheremo inoltre interessanti articoli di storia della medicina.
Leggete i nostri articoli per entrare e conoscere le ultime novità internazionali che riguardano i progressi della medicina.
Sarà affrontato anche il campo delle medicine alternative e della psicoanalisi.
Pubblicheremo inoltre interessanti articoli di storia della medicina.
26 mar 2012
13/03/2012 - condividere il cibo alla base dell'unità di coppiaLe coppie più unite? Quelle che mangiano insieme, letteralmente
Scambiarsi il cibo è sinonimo di coppia unita, ma anche un modo per aumentare le difese immunitarie
Il condividere il cibo è visto dalle persone come una chiara indicazione che la coppia è unita e affiatata. Secondo gli scienziati, lo scambio di cibo "contaminato" migliora le difese immunitarie. Lo studio
Dividere il proprio cibo con la compagna o il compagno è indice di affiatamento e unità di coppia.
Non solo per la coppia che mette in pratica questo atteggiamento, ma anche agli occhi di chi osserva la scena, secondo quanto scoperto dai ricercatori dell’Università Clemson della California del Sud.
Immaginate quindi la scena, lei che spizzica del cibo e poi lo passa a lui, che avvicina la propria bocca e assapora quanto offertogli… Una scena che ispira tenerezza – o anche erotismo, se volgiamo – ma che agli occhi di chi osserva invia un messaggio inequivocabile: quella coppia è unita.
Non lo diciamo noi, ma uno studio pubblicato sulla rivista Appetite e condotto da un team ricercatori coordinati dal dottor Thomas Alley a cui hanno preso parte 118 volontari di entrambi i sessi.
Ai volontari i ricercatori hanno fatto visionare una serie di filmati della durata di meno di 1 minuto in cui si vedeva una coppia scambiarsi il cibo.
In alcuni di questi video era l’uomo ad alimentare con il proprio cibo la donna; in altri era la donna ad alimentare lui, sempre dopo aver prima dato un morso al cibo. In altri video lui dava a lei il cibo senza averlo morsicato; in altri così faceva la donna. Infine, in altri ancora ognuno mangiava senza dare nulla all’altro.
«La condivisione può comunicare un significato particolare se il cibo è “contaminato” dalla condivisione dei germi dell’altra persona – spiega il dottor Alley – come per esempio la condivisione di un cucchiaio o il mangiare lo stesso piccolo prodotto alimentare».
La dimostrazione che la coppia è unita ha tuttavia anche un impatto sanitario, sostengono gli autori dello studio. Infatti, il condividere insieme al cibo anche i germi contenuti nella saliva pare abbia un effetto protettivo contro alcuni virus. Questo, fanno notare i ricercatori, avviene in molte specie animali e non solo nell’uomo.
A ogni modo, al compito di valutare quanto secondo i volontari le coppie nei video fossero affiatate, attratti l’uno dall’altra e unite – con buone prospettive per il futuro – i partecipanti hanno indicato proprio le coppie che condividevano il cibo dopo averlo assaggiato. Il giudizio era lo stesso sia che a offrire il proprio cibo fosse la donna o l’uomo, con una propensione maggiore all’attrattività se a offrire il cibo fosse stato l’uomo – visto nell’immaginario collettivo come la persona che si occupa di procurare il cibo.
«I video con l’offerta di prodotti “contaminati” hanno costantemente prodotto rating più elevati circa il “coinvolgimento” rispetto a quelli che mostravano una condivisione non contaminata che, a sua volta, ha mostrato rating più elevati rispetto a quelli che non mostravano comportamenti alimentari di coinvolgimento», ha aggiunto Alley.
C’è dunque un maggiore coinvolgimento nel rapporto quando si condivide il cibo e una maggiore accettazione dell’altro. «I casi di condivisione di alimenti “contaminati” ha qualche somiglianza con la respirazione bocca a bocca, il bacio, nel senso che entrambi riflettono la volontà di accettare la “contaminazione” biologica da parte dell’altra persona», conclude Alley.
Contaminati e felici dunque.
[lm&sdp]
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento