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28 ott 2011




ALIMENTAZIONE

Un piatto di legumi
invece della bistecca. E il cuore ringrazia

Le proteine vegetali sono utili per la prevenzione


Lenticchie invece della bistecca: è meglio per il cuore
MILANO - Che le proteine siano importanti è fuori dubbio. Spesso però ne mangiamo troppe, soprattutto di quelle di origine animale a scapito delle proteine vegetali (fornite, ad esempio, da ceci e lenticchie). E questo non è consigliabile. Lo confermano diversi studi, come quelli considerati in un recente articolo pubblicato su Current Athero-sclerosis Reports: queste ricerche suggeriscono complessivamente che le proteine vegetali abbiano un impatto più favorevole rispetto a quelle animali nei confronti di malattie cardiache, diabete di tipo 2, pressione sanguigna. Anche se poi molto dipende dalle fonti. Per esempio, in alcuni studi su popolazioni asiatiche, il consumo di proteine animali (soprattutto da prodotti della pesca) è risultato inversamente associato con la pressione sanguigna.

La ricetta della salute: Farinata (o torta) di ceci

E in uno studio (pubblicato su Circulation) relativo a più di 80 mila donne americane, mentre un elevato consumo di carne rossa è risultato associato con un aumentato rischio di malattia coronarica, questo si riduceva sensibilmente quando la scelta ricadeva su fonti proteiche diverse, sia di origine vegetale che animale: sostituendo una porzione di carne rossa al giorno con una di frutta secca oleosa il rischio si riduceva del 30%, col pesce del 24%, col pollame del 19%, con prodotti lattiero caseari magri del 13%. Allora, come comportarsi?

Risponde Laura Rossi, ricercatrice dell’Istituto nazionale ricerche alimenti e nutrizione (Inran): «Le proteine vegetali sono state molto rivalutate dalla ricerca scientifica, ma non per questo vanno demonizzate quelle di origine animale, di cui è nota l’elevata qualità. Inoltre, prevedere nella dieta anche fonti proteiche animali, come carni magre, pesci, uova, prodotti lattiero caseari, rende più facile soddisfare i fabbisogni di altri nutrienti, come il ferro e il calcio. I nostri consumi proteici medi vanno però ridimensionati: un primo obiettivo ragionevole può essere di apportare con le proteine il 15%, o anche meno, delle calorie della dieta, rispetto all'attuale 17%». E con quale ripartizione fra proteine vegetali e animali? «Con una proporzione del 50% di proteine di origine animale e 50% di origine vegetale — dice l’esperta —. E a proposito di proteine, nelle raccomandazioni nutrizionali (Larn) di prossima pubblicazione aumenteranno un po’ i livelli di assunzione raccomandati per l'adulto (da 0,9 a 1 grammo di proteine/kg di peso corporeo al giorno), mentre saranno ridimensionati quelli dei bambini di circa un 30 per cento».

C. F.
27 ottobre 2011 16:04

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