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30 nov 2011


22/11/2011 - attenzione ai metalli pesanti
Mercurio, rischio di avvelenamento con la dieta

Attenzione ai cibi contenenti metalli pesanti come il mercurio che possono essere una seria minaccia per la salute - Foto: ©photoxpress.com/Alexander-Potapov

Il mercurio presente in alcuni tipi di alimenti potrebbe ridurre la quantità di antiossidanti nel corpo originando serie minacce per la nostra salute

Si sa, gli antiossidanti sono molto importanti per la nostra salute e per il ruolo che giocano nella protezione cellulare. Ma se ne siamo carenti, o se questi non funzionano come dovrebbero, possono svilupparsi molte malattie: tra queste il diabete, l’Alzheimer, la malattia di Parkinson eccetera – secondo quanto riportato sulla rivista Environmental Research Letters.
Non è un caso, pertanto, che con l’aumento di tale consapevolezza il business degli integratori alimentarti sia aumentato vistosamente negli ultimi anni.

Secondo alcuni studi condotti dall’Università dell’Alaska Fairbanks, gli antiossidanti proteggerebbero anche dal cancro e dalle malattie cardiovascolari. Fin qui tutto bene, se non fosse che ci possono essere delle sostanze presenti nella nostra dieta, come il mercurio, che intaccano gli antiossidanti rendendoci più vulnerabili a certi tipi di malattie.
Per arrivare a tale conclusione, i ricercatori hanno analizzato 12 cani di razza husky. La scelta di utilizzare dei cani è partita dalla constatazione che essi condividono le nostre stesse risposte di invecchiamento, funzione immunitaria, cognitiva e tossicologica.
«Le quantità di mercurio presenti nel salmone sono ben al di sotto dei limiti imposti dall’Environmental Protection Agency e i benefici per la salute rispetto ai prodotti alimentari trasformati sono ancora abbastanza significativi. Tuttavia, il fatto che gli indici di salute possono essere compromessi da livelli di mercurio indica che il controllo deve continuare e che la quantità di mercurio deve essere costantemente monitorata», spiega il professor Kriya Dunlap, autore principale dello studio.

Dai dati rilevati dalla dieta degli husky, infatti, che comprendeva carne e pesce, si è potuto dimostrare la loro maggiore esposizione al mercurio e di conseguenza si è verificata una diminuzione dei livelli di antiossidanti presenti nel corpo.
Perciò, se da un lato molti nutrizionisti ritengono che bisogni assumere quantità di pesce abbastanza elevate per mantenere il benessere del nostro organismo, è pur vero che aumentando la dose di pesce, aumenta anche quella di mercurio.

Si ricorda che i pesci che contengono maggiori quantità di mercurio sono generalmente i “grandi predatori”, quelli, cioè, che sono ai vertici della catena alimentare come il tonno, la verdesca e il pescespada. Più il pesce è “grande”, più potrebbe contenere mercurio. Paradossalmente, il tonno in scatola sembra essere più sicuro di quello fresco, poiché che il primo viene pescato in mari meno inquinati. Anche i pesci di allevamento generalmente sono più sicuri – tenendo tuttavia presente che nei mangimi con cui sono alimentati potrebbero esserci concentrazioni elevate di mercurio.
Insomma, è difficile capire esattamente quali e quanti veleni possiamo portare ogni giorno in sulla nostra tavola – come sempre l’equilibrio, anche duranti i pasti, è d’obbligo. Così come è importante saper scegliere.
[lm&sdp]

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