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CELOCENTESI:NUOVA DIAGNOSI PRENATALE DELLA TALASSEMIA
Già al secondo mese di gravidanza. Dall’ospedale “Cervello” di Palermo
PALERMO - Viene da Palermo una nuova speranza per la diagnosi prenatale della talassemia (malattia ereditaria del sangue che colpisce in Italia 7 mila persone). Per le coppie a rischio di avere un figlio malato, arriva la celocentesi che permette di avere una risposta sicura già al secondo mese di gravidanza, uno prima della tradizionale villocentesi. Altro vantaggio:il prelievo avviene attraverso la vagina,senza dover perforare sacco amniotico e placenta, senza quindi più ago nel pancione e con ridotti rischi di malformazioni fetali.
Lo studio, portato avanti dall’équipe della seconda Ematologia all’ospedale palermitano “Cervello” diretta da Aurelio Maggio e promosso dalla Fondazione “Franco e Piera Cutino Onlus”, ha interessato 111 gravidanze a rischio di talassemia.
Di fronte ad una diagnosi di malattia – ha spiegato Maggio –oltre il 90% sceglie l’interruzione di gravidanza. Anticipare i risultati al secondo mese consente infatti di ricorrere all’interruzione volontaria della gestazione e non all’aborto terapeutico, con un beneficio per la donna.
In ogni modo, rispetto al passato, la malattia oggi fa meno paura. La prospettiva di vita si avvicina sempre più a quella di un soggetto sano. Anche per tale motivo stanno aumentando le coppie che,di fronte ad una diagnosi di talassemia,scelgono di proseguire la gravidanza. Il merito è da una parte della risonanza nucleare magnetica capace di quantificare gli accumuli di ferro negli organi, dall’altra la disponibilità di tre farmaci chelanti differenti, uno che viene iniettato per via sottocutanea e due disponibili al contempo in forma orale. Esiste poi la prospettiva del trapianto di midollo.
Il prossimo traguardo , si è precisato, sarà la terapia genica,con il processo di ricombinazione omologa.
GIAN UGO BERTI
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