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24 mar 2010


A rischio di trasmissione atleti e tifosi ai campionati di calcio in Sud Africa


 

LA TUBERCOLOSI FA PAURA ANCHE IN ITALIA


 

Oggi, si celebra "Giornata Mondiale". 5 mila casi nel nostro Paese


 

ROMA – Anche in Italia,la tubercolosi si va diffondendo,a causa dell'incremento di persone extra-comunitarie provenienti da Paesi dove la malattia è particolarmente diffusa. Ogni giorno nel mondo muoiono, per tale motivo, circa 5 mila persone. In Italia,mancano strutture ospedaliere per ricoveri prolungati,oltre a test e farmaci. Si registrano inoltre ritardi diagnostici di tre mesi e trattamenti scorretti,serve poi formazione specifica dei medici. Sul territorio nazionale si contano cinquemila soggetti colpiti.


 

Oggi,"giornata mondiale",parte una campagna d'informazione "Le suoniamo alla tubercolosi", promossa dall'associazione Stop TB Italia e da Lilly MDR TB Partenership. Obiettivo è la sensibilizzazione dei cittadini su tutti gli aspetti della tbc,dalla prevenzione alla cura,ai possibili contagi cui sono esposti i cittadini,ma anche raccogliere fondi per Gugulethu,baraccopoli di Città del capo,in Sud Africa,dove la tubercolosi uccide tutti i giorni,specie i bambini.


 

La malattia appare ora più vicina proprio per l'avvicinarsi dei mondiali di calcio che porterà l'immagine del Sud Africa in tutto il mondo. Il Sud Africa è il Paese fra i più colpiti ed a rischio possono anche essere atleti,staff,autorità,giornalisti e tifosi. Inoltre stadi,mezzi di trasporto,ristoranti ed alberghi sono infine luoghi di trasmissione di tale affezione.


 

GIAN UGO BERTI


 


 

Metti foto di Koch o del bacillo al microscopio o d'Africa con popolazione fra capanne o nel deserto o nella jungla

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