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20 apr 2011
salute
Il polso dei piccoli obesi predice
gli ictus e gli infarti che avranno da grandi
Uno studio della Sapienza potrebbe far compiere grandi passi avanti nel campo della prevenzione
Il polso può predire
MILANO- La circonferenza del polso nei bambini sovrappeso ed obesi predice il rischio di infarto e ictus da adulti. Un test predittivo risultato più efficace del classico indice di massa corporea (Bmi). La scoperta è italiana ed è stata pubblicata dalla rivista scientifica Circulation: Journal of the American Heart Association.
LO STUDIO - Lo studio é stato effettuato su 477 bambini e adolescenti, tra i 10 e i 12 anni, in sovrappeso ed obesi. In tutti i soggetti sono stati valutati i livelli di insulina in circolo, il grado di insulino-resistenza e l’indice di massa corporea (Bmi). Numerosi studi hanno dimostrato che le alterazioni che portano alle malattie cardiovascolari, causate da un restringimento delle arterie, cominciano nell’infanzia. L’insulino-resistenza, una condizione in cui l’organismo produce insulina ma quest’ultima mostra una ridotta capacità di utilizzare lo zucchero, è una condizione metabolica per lo sviluppo delle malattie cardiovascolari in età adulta. I ricercatori hanno inoltre valutato, in 51 soggetti, la sezione trasversale dell'osso a livello del polso con la risonanza magnetica nucleare. L’analisi del sottogruppo di bambini valutati con la risonanza magnetica ha messo in evidenza che ciò che predice il rischio di insulino-resistenza e quindi il rischio cardiovascolare è la componente ossea e non quella rappresentata dal grasso sottocutaneo.
IL POLSO - La circonferenza del polso sarebbe espressione dei livelli di insulina e di insulino-resistenza nella misura del 20% circa, mentre l’aggiunta del Bmi come marcatore di insulino-resistenza aggiunge soltanto l’1% nella stima del rischio. Quindi l’associazione tra circonferenza del polso ed insulino-resistenza è significativamente maggiore rispetto a quella con il Bmi. Lo studio è stato condotto da un pool di ricercatori dell’università “Sapienza” di Roma e del “Polo Pontino”. Spiega Raffaella Buzzetti, diabetologa dell’università Sapienza, che ha coordinato la ricerca: «Abbiamo trovato una stretta correlazione fra la circonferenza del polso, la componente ossea e l'insulino resistenza nei bambini over size. Abbiamo scoperto così un nuovo marker clinico di insulino-resistenza, molto semplice da misurare, che dipende dal tessuto osseo e non da quello adiposo». Si apre una nuova prospettiva nella diagnosi del rischio di incorrere in patologie di tipo cardiovascolare. Spiega l’endocrinologo Andrea Lenzi: «Fino ad oggi era l'eccesso di grasso, soprattutto quello accumulato a livello dell'addome e dei fianchi, a rappresentare l'indicatore principale per determinare il rischio cardiovascolare. Con questo metodo clinico, invece, i medici possono prevedere con più facilità il tipo di rischio già nei bambini con chili di troppo e stimolare migliori strategie educative per prevenire le patologie cardiovascolari, con maggiore successo rispetto a ciò che si riesce a fare quando l’età è adulta». Ossia, a danni già fatti.
Mario Pappagallo
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RispondiEliminavideo: http://www.uniroma.tv/video.asp?id=18610
articolo: http://www.universy.it/2011/04/polso-spia-di-infarti-e-ictus/
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