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10 ago 2011


Le punture di zanzara
Anche durante le vacazne non siamo immuni da fastidiose punture di insetti e meduse, per combatterle basta attuare qualche piccola accortezza con i consigli degli specialisti

AGOSTO 2011 - L’ESTATE è la stagione della vita all’aria aperta, delle lunghe ore trascorse sulla spiaggia, in acqua, sui sentieri di montagna o sulle rive dei laghi. Tutto bellissimo, eppure qualche insidia è in agguato.
Al mare, camminando a piedi nudi sulla sabbia, oppure frequentando le piscine, i piedi possono essere colpiti da infezioni da funghi o batteri. Fastidi che possono essere evitati con qualche accorgimento di carattere igienico: in piscina è sempre bene camminare con le ciabatte per tenere lontano le verruche, mentre la sabbia, il caldo e l’umido talvolta sono fatali per la comparsa dell’impetigine, infezione caratterizzata da crosticine giallastre di cui spesso sono vittime i bambini.


UN CLASSICO «FASTIDIO» del periodo estivo sono le punture di insetti. E in particolare, con il rialzo delle temperature e l’umidità, si prevede l’arrivo delle zanzare. L’ora in cui bisogna fare più attenzione è al tramonto, quando è bene stare lontano dai ristagni d’acqua. L’uso dei repellenti sulla pelle è raccomandato per i soggetti allergici. Anche in città si può prendere qualche precauzione, per esempio evitare che dopo aver innaffiato le piante, l’acqua resti nei sottovasi. È bene svuotarli, infatti, perché il ristagno dell’acqua favorisce la proliferazione di questi insetti. In ambito urbano altri luoghi da tenere sotto controllo sono i tombini e la rete fognaria. Cautele particolari vanno usate anche nei giardini privati, a partire dallo sfalcio periodico dell’erba.
E durante una gita fuori città i soggetti più sensibili ai morsi delle zanzare stiano attenti ad avvicinarsi a canali, fossati, aree agricole incolte. Chi trascorre le vacanze in campagna dovrà fare attenzione anche ad api e vespe. Le loro punture, in genere, provocano dolore, gonfiore e rossore localizzato: una reazione normale che nel giro di poche ore si attenua. Chi, però, sa di essere allergico dovrà farsi consigliare da uno specialista, in modo da avere sempre a portata di mano i farmaci necessari a prevenire lo choc anafilattico.
Durante le vacanze aumenta anche il tempo dedicato allo sport e ai giochi. E cresce anche la possibilità di farsi male. Niente di grave, ma contusioni, traumi e piccole ferite, soprattutto nei bambini, possono capitare. Quindi è consigliabile che mamme e papà mettano nello zaino disinfettante e cerotti per intervenire tempestivamente. I medici raccomandano di lavare con acqua corrente le piccole ferite poi disinfettarle e tenerle riparate da bende o cerotti.

DURANTE IL BAGNO in mare il rischio è quello di un incontro ravvicinato con una medusa. Il bollettino del meteo meduse di Focus, realizzato grazie alle centinaia di segnalazioni inviate ogni giorno dalle spiagge di tutt’Italia segnala in tempo reale, sul sito web www.focus.it, meteo meduse, le specie presenti lungo le coste italiane.
Ferdinando Boero, biologo marino dell’Università del Salento e associato a Cnr-Ismar, è un esperto internazionale di meduse. Come andrà agosto per i bagnanti? «Non si possono fare previsioni, però nelle due ultime estati abbiamo assistito a un bloom — fioritura — di meduse, anche se non tutte urticanti. Come mai? Perché se dal mare togliamo i pesci poi arriva qualcun altro che riempie il vuoto». E le coste attirano meduse diverse a seconda delle loro caratteristiche. «Negli scorsi anni lungo l’Adriatico era presente la Carybdea marsupialis — mai vista fino agli anni Ottanta — una tra le meduse urticanti, che tende a stare nei pressi dei frangiflutti ed è attirata dalle luci costiere, mentre nel Tirreno settentrionale dal caldissimo 2003 è presente la Pelagia nocticula, che ha lunghi tentacoli. La stragrande maggioranza delle punture di meduse sono ascrivibili a questa specie». Boero ricorda anche che lo scorso anno, «nel pieno dell’estate, c’è stato un bloom di Cotylorhiza tubercolata, con tentacoli corti e poco urticante, nei mari italiani più meridionali». Una specie, quindi, che dimostrerebbe una preferenza per le acque più calde. Una curiosità: recentemente un banco di meduse è riuscito a bloccare i reattori nucleari della centrale di Torness, in Scozia. Un’invasione gelatinosa da intendersi come una ‘ripicca’ verso le opere dell’uomo?


Donatella Barbetta

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