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7 lug 2011




PER LE MEDUSE COMPARSA ANTICIPATA

L’inquinamento possibile causa di disordini biologici. I rimedi,


Prima si dava la colpa al grande caldo ed al conseguente aumento della temperatura dell’acqua,ora si profila l’ipotesi di cambiamenti radicali nella fauna marina legati all’inquinamento e la comparsa,in eccesso,di meduse. Solitamente l’appuntamento con questi animali marini era ad agosto inoltrato(quando l’acqua al termine dell’estate diventava particolarmente calda). Ora, già all’inizio di luglio, se ne avvistano un po’ ovunque nei nostri mari.

In tema di sicurezza,per il singolo bagnate non sempre informato della localizzazione dei branchi,la scelta più pratica,volendo immergersi,è indossare la maschera,così da coprire gli occhi ed il viso,le parti più delicate del corpo.

A livello invece di rimedi empirici,tipo “fai da te”, occorre ricordare un armamentario globalmente utile: borsa odorante di cipolla, piena di limoni,bottiglie d’acqua,aceto ed ammoniaca,forellino da campo,salviette e garze. Niente a che vedere con la spesa al supermercato,solo un insieme di rimedi utili ed anche salvavita anti-meduse.

Data poi l’individualità reattiva di ogni persona alla puntura (medusa,ma anche ricci di mare,insetti, etc.) si possono riscontrare rossore e gonfiore locali,dolori ed anche reazioni più gravi come lo shock anafilattico.

Meduse/attinie – Importante è togliere tentacoli e filamenti dalla pelle dopo l’avvenuto contatto. Meglio ricorrere a salviette imbevute di acqua di mare. Impacchi a modesta pressione,senza strofinare. Si libererebbe istamina. Meglio scegliere un’esposizione al calore,che inattiva le proteine del veleno:lavaggio dunque con acqua calda ,contatto con pietra riscaldata od anche l’asfalto dello stabilimento


balneare. Ok, al contempo,per salviette imbevute d’aceto od applicare fette di limone o di cipolle. Va bene,con la dovuta prudenza,l’ammoniaca. All’epoca degli antichi speziali (Dante Alighieri,ad esempio)andava bene l’urina del soggetto stesso. Oggi, una pomata antistaminica è in grado di ridurre almeno il dolore.

Discorsi simili per tracine,scorfani,razze e ricci dove non è sbagliato immergere la parte colpita nell’acqua calda,allo scopo di facilitare l’asportazione degli aculei. Per i ricci,in particolare,la cera calda per circa trenta minuti.

Insetti – Per le punture d’api, gocce di olio essenziale puro di lavanda oppure bicarbonato di soda ed acqua, insieme, a mo’ d’impasto. Per le vespe,limone e bicarbonato. Per le zanzare,olio essenziale di menta o di grano. Qualcuno ricorre alla fetta di patata cruda applicata sul pinzo,valido anche l’aceto.

Se l’estate è il momento più delicato per questi incontri,è dunque bene verificare col medico di fiducia il proprio aspetto immunologico, cioè la possibile reazione a tali punture. Se cioè esistesse la possibilità di una terapia desensibilizzante, è bene ipotizzarne per tempo la pratica applicazione,prima che sia tardi.


GIAN UGO BERTI

(riproduzione vietata)

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