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1 mar 2012


I vegetariani in cura possono assumere, senza saperlo, sostanze di origine animale

In alcuni farmaci ci possono essere nascosti ingredienti di origine animale che non sono graditi dai vegetariani
farmaci non esenta dall’assumere insieme a questi anche sostanze di origine animale che i vegetariani, o più ortodossi vegani, in genere rifiutano. Tuttavia accade che, spesso inconsapevolmente, ci si trovi a ingerire medicinali che contengono eccipienti di origine animale
Chi segue una dieta vegetariana, o per meglio dire vegana, rifiuta a priori tutte quelle sostanza di derivazione animale. Non solo per quel che riguarda il cibo ma, in teoria, tutto ciò che è di origine animale: che sia abbigliamento, accessori, detergenti... e, sempre in teoria, anche farmaci.
Diciamo “in teoria” perché spesso accade che inconsapevolmente anche il vegano possa utilizzare sostanze di origine animale. Questo perché in molti casi nell’etichetta non sono elencati nel dettaglio i componenti di un certo prodotto, come nel caso dei farmaci – oggetto di un’indagine di cui dà notizia il British Medical Journal che è stata pubblicata online sul Postgraduate Medical Journal.

I risultati della ricerca hanno evidenziato la necessità che nell’etichetta o nel “bugiardino” dei farmaci siano indicati tutti gli ingredienti di un farmaco nel dettaglio. Difatti, fanno notare gli autori dello studio, i cosiddetti eccipienti in genere sono la grande maggioranza degli ingredienti che compongono il farmaco. Il principio attivo è contenuto in minore misura rispetto agli addensanti, i leganti, i dolcificanti, gli agenti rivestimento, la gelatina eccetera.
Ed è proprio la gelatina quella maggiormente sospettata di contenere sostanze di origine animale. Questa è in genere utilizzata sia come addensante che come rivestimento. Un tipo di farmaco poi che si presta maggiormente all’uso della gelatina è quello destinato ai disturbi urinari, o urologici.

Indagando sull’assunzione di farmaci da parte di 500 pazienti affetti ma problemi urologici, gli autori della ricerca hanno scoperto come vi fossero differenze di opinione nei confronti dei farmaci che contenessero elementi di origine animale.
Delle persone intervistate, 200 hanno riferito di non assumere alimenti di origine animale. Tuttavia, oltre la metà dei partecipanti (il 56,5%) stava usando dei farmaci. Di questi, 75 stavano assumendo la bellezza di 87 tipi diversi di farmaci in totale.
Dei duecento vegetariani, l’88% ha dichiarato che preferirebbe non dover assumere medicinali che contengano elementi di origine animale. Uno su dieci ha dichiarato che non importava, quando è una questione di salute. Allo stesso modo, circa il 57% degli intervistati ha ammesso che avrebbe anche assunto un farmaco con elementi di origine animale se non vi fossero state alternative.
Per contro, il 43% non l’avrebbe di certo fatto consapevolmente.

Un elemento interessante emerso dall’indagine è che soltanto un paziente su cinque ha ammesso di aver chiesto – o avrebbe chiesto – al proprio medico o farmacista se il farmaco prescritto contenga elementi di origine animale.
Infine, gli uomini sono risultati più possibilisti nel “tradire” le proprie credenze nei confronti della dieta per curarsi comunque, rispetto alle donne.
Gli autori dello studio concludono che sono moltissimi i farmaci che utilizzano la gelatina, la cui origine e uso non è facilmente identificabile. Per tale motivo sarebbe necessaria più trasparenza per offrire una possibilità di scelta a chi non vuole assumere prodotti contenenti elementi di origine animale.
[lm&sdp]

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