>INFARTO:CARNITINA E STATINE,INSIEME OK
Si chiama lipoproteina A, sta nel sangue,ma quando altera i suoi valori cominciano i guai per il nostro cuore. Scoperta nel 1963, è stata a lungo motivo di discussione se fosse causa o conseguenza dell'infarto ( 150 mila casi in Italia all'anno).Ora, ha spiegato Cesare Sirtori,dell'Università di Milano,al XXVII congresso del Centro nazionale per la lotta contro l'infarto,rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare indipendente da colesterolo,pressione alta,diabete,obesità e fumo.
I livelli nel sangue variano da persona a persona e sono su base genetica. Dieta ed esercizio fisico – si è precisato nell'incontro promosso da Sigma Tau – non si sono fin'ora dimostrati in grado di normalizzarne i valori. Così anche resine,terapia estrogenica,fibrati e statine,singolarmente hanno dati contrastanti.
Una delle opzioni emergenti è invece la L-Carnitina, sostanza naturale,presente nell'organismo,normalmente assunta con i cibi. Si trova prevalentemente fra i muscoli ed ha lo scopo di migliorare l'attività energetica dell'organismo.
In associazione con simvastatina - si è concluso – la L-carnitina dopo quattro mesi di trattamento ha significativamente ridotto glicemia,trigliceridi,lipoproteina A ed ha aumentato il colesterolo "buono".
GIAN UGO BERTI
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