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19 set 2010


CONTROLLO NATURALE DELLO ZUCCHERO

In commercio nuova molecola (saxagliptin), capace di stimolare l’insulina solo in quantità strettamente necessaria. E’ in fascia A



ROMA - Il diabete dipende sempre più dal funzionamento di ormoni intestinali. Una malattia che colpisce il 5% degli italiani e che è pericolosa per la gravità delle complicazioni (cuore,cervello,rene, occhi). L’ultima molecola immessa in questi giorni sul mercato ( in fascia A, a carico del Servizio Sanitario Nazionale) esalta infatti l’attività di quegli ormoni intestinali capaci di favorire la produzione d’ insulina da parte del pancreas e tenere sotto controllo, quindi, la glicemia, il livello cioè di zuccheri nel sangue. La loro presenza nel sangue,però, è transitoria, perché rapidamente attivata e degradata ad opera di un particolare enzima, dipeptil peptidasi 4. Proprio su questo agisce il saxagliptin, bloccando e favorendo così la persistenza in circolo dei due ormoni (GLP -1 e GIP). In tal modo l’insulina viene stimolata in maniera non artificiale, ma naturale,sfruttando l’azione di ormoni che fanno abitualmente tale lavoro.

Come si è detto in una conferenza stampa a Roma,promossa da Bristol-Myers Squibb ed Astra Zeneca, il candidato ideale per il trattamento è il paziente in fase ancora precoce della malattia ed in cura con il farmaco base,la metformina, che non riesce a raggiungere i target glicemici necessari a ridurre il rischio di complicazioni.

Ed è su questa prospettiva che hanno posto l’accento i proff. Stefano Del Prato di Pisa,Francesco Giorgino di Bari e Antonio Nicolucci del Consorzio “Mario Negri Sud”. Un paziente diabetico su due ha necessità di un ricovero annuale, le probabilità di avere complicazioni cerebro e cardiovascolari sono doppie, quadruple per quelle renali ed otto volte superiori per l’amputazione del piede.

Il trattamento deve essere avviato precocemente ( la diagnosi viene mediamente fatta soltanto dopo 6-9 mesi dall’inizio della malattia), non appena si manifesta,spesso senza disturbi, la perdita del controllo



glicemico. Lo scopo è l’attivazione del circolo vizioso del quadro clinico, con l’aumento della resistenza all’insulina e l’invitabile aggravamento.

Oltre infatti a permettere un controllo efficace dei valori, presenta un ottimo profilo di tollerabilità. Al contrario di altri farmaci, non provoca l’abbassamento della glicemia sotto la soglia della normalità perché stimola la produzione d’insulina solo nella misura strettamente necessaria,quando il tasso glicemico risulti alto. Inoltre non richiede il monitoraggio della funzionalità del fegato. E’ una compressa monodose giornaliera, a qualunque ora per scelta del paziente, comunque mantenendo l’intervallo delle 24 ore.


GIAN UGO BERTI

( riproduzione vietata)

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