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27 set 2010


RICERCA DELLA COLUMBIA UNIVERSITY

A tavola tutti insieme
per scongiurare droga e alcol

I teenager che cenano con i genitori consumano meno sostanze dannose e fumano meno dei loro coetanei che non vivono questa abitudine quotidiana in famiglia

MILANO - Una famiglia unita a cena è una famiglia sana. Ad avvallare questa teoria una ricerca della Columbia University che collega direttamente il momento sacro delle chiacchiere di famiglia intorno al tavolo del pasto serale con un minore consumo di alcol, sigarette, marijuana. E scopre che, contrariamente a quanto molti genitori possano pensare, i ragazzi adorano il momento della cena e il calore della famiglia riunita.

LO STUDIO - Perché «la magia della cena in famiglia non è certo il cibo in tavola, ma la comunicazione e la conversazione che vi gira intorno», sostiene Kathleen Ferrigno del National Center on Addiction and Substance Abuse, l’istituto della Columbia University che ha curato la ricerca. Lo studio ha interrogato oltre mille teenager americani e circa 500 genitori, indagando sul loro rapporto con alcol, droghe, sugli amici che ne fanno uso, sulla facilità nel reperire sostanze stupefacenti e sui collegamenti di queste abitudini con la cena in famiglia. I risultati sono sorprendenti: chi cena abitualmente con genitori e fratelli almeno 5 sere su 7, fuma sigarette e usa marijuana il 50 per cento in meno rispetto a chi invece consuma pasti in solitudine, o lontano da casa. Il 60 per cento dei fortunati che siedono a cena con i genitori poi, dichiara di avere pochi amici che consumano alcol e droghe. Va peggio a quei ragazzi che cenano in famiglia meno di 3 volte su 7: per loro aumentano del 150 per cento le probabilità di frequentare persone che consumano abitualmente droghe legali, ovvero medicinali per tirarsi su come antidepressivi e anfetamine, ma anche illegali come Lsd, ecstasy, cocaina ed eroina. Sempre a proposito della comunità che i ragazzi frequentano, chi non cena a casa ha maggiore facilità nel procacciarsi marijuana in poco tempo, azione più difficoltosa per chi nelle ore serali chiacchiera in famiglia.

NON SOLO DROGA - Ma oltre al consumo di stupefacenti e alcol, la ricerca dimostra come la riunione del pasto serale sia un momento fondamentale per la coesione della famiglia, in un periodo storico in cui per impegni e abitudini sociali è sempre più difficile trovare una fascia oraria di unione di tutti i componenti del proprio nucleo. Tra i teenager americani intervistati infatti, il 72 per cento dichiara che cenare in famiglia è un momento di fondamentale importanza nella propria giornata. Per chi mangia abitualmente in casa con mamma e papà, la sensazione di avere una relazione "eccellente" con i genitori è maggiore, e i commenti positivi sui genitori aumentano, tanto da definirli ottimi ascoltatori. Messaggio importante per madri e padri impegnati: meglio cercare di arrivare a casa all’ora di cena, perché la tavola imbandita è il mezzo migliore per dialogare con i propri figli.



Eva Perasso
24 settembre 2010

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