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28 set 2010


RIMEDI NATURALI PER ELIMINARE LA FORFORA


Come eliminare la forfora
Un trattamento antiforfora è indispensabile. Per essere efficace al 100%, deve contenere almeno uno dei 3 principi attivi seguenti: una sostanza antifungina ed antibiotica come lo zinco o il solfuro di selenio (per ridurre il numero di funghi); un anti-proliferativo come il catrame di carbone (per rallentare la produzione anormale delle cellule dermiche) ; un principio attivo cheratolitico come lo zolfo o l' acido salicilico (per eliminare le squame staccandole ed eliminando lo strato di cheratina dalla superficie della pelle).
Come complemento degli sciampi, non occorre esitare a fare almeno una volta alla settimana una cura completa (pre-sciampo da lasciare agire 20 minuti o dopo-sciampo) per aerare e rinfrescare il cuoio capelluto. Infine, si puo’ optare per una cura vitaminica o per dei complementi a base di provitamine A, vitamine B, C ed E, o selenio.

Dopo lo shampo, un consiglio é di risciacquare i capelli con aceto di mele (naturale e senza conservanti) : un cucchiaio da minestra per una tazza d'acqua.
Bisogna cercare di utilizzare uno shampo antiforfora o anti-prurito avendo cura di sceglierlo in funzione del proprio tipo di cuoio capelluto (grasso, secco, squamoso, irritato, ecc.), o secondo i capelli (fini, colorati, danneggiati) e il tipo di forfora (grassa, secca, persistente, occasionale).

Non bisogna maltrattare i capelli ma lavarli e sciacquarli delicatamente, pettinarli o spazzolarli con morbidezza. Un altro segreto sembra essere quello di sciacquarli sempre abbondantemente con l'acqua tiepida e terminando con un getto d'acqua fredda.

Lavare regolarmente il vostro pettine o la vostra spazzola allo scopo di evitare che il fungo ritorni è una buona regola d’igiene. Inoltre bisogna limitare al massimo l'utilizzo di gels, sprays o lacche.

Attenzione a trovare (o conservare) un' alimentazione equilibrata, né troppo ricca, né troppo acida.
Al giorno d’oggi, i nostri prodotti alimentari hanno tendenza a privilegiare le sostanze acide, a scapito delle sostanze basiche (alcaline). Questo squilibrio può esercitare un'influenza negativa sulla salute dei nostri capelli, e a volte anche favorire la caduta dei capelli stessi.
Se la capigliatura si indebolisce, un regime alimentare orientato sull' equilibrio acido-base contribuirà a stimolare le sue funzioni vitali.


Rimedi naturali
Il cardo mariano, ricco in acidi grassi essenziali é ideale per purificare il corpo, il cuoio capelluto e, di conseguenza, i capelli (caduta dei capelli e forfora). Questa pianta viene generalmente utilizzata per trattare la dispepsia, le intossicazioni epatiche, l'epatite e la cirrosi del fegato.

La salsapariglia, arbusto della famiglia delle liliacee, cresce spontaneamente nei boschi più caldi d'Europa anche se é originaria delle foreste tropicali umide e delle regioni temperate dell'Asia e dell'Australia. Si utilizza la radice che si raccoglie ogni anno, possiede virtù diaforetiche (causa la traspirazione) poiché contiene molti principi attivi, come oli essenziali e resine. É una pianta usata spesso contro i problemi della pelle: le allergie, gli eczemi, la forfora e la psoriasi. Possiede un'azione anti-infiammatoria e purificante. Si utilizza in particolare contro le affezioni cutanee come l'eczema e la psoriasi, e contribuisce al trattamento dei reumatismi, dell'artrosi e della gotta. Contiene dall'1 al 3% di saponine che potrebbero avere un'azione su alcuni ormoni dell'organismo. Produce un effetto tonico, favorendo la produzione di ormoni sessuali nell'uomo, e provocando un aumento della massa muscolare.

In numerosi paesi, la salsapariglia è considerata come afrodisiaca (in particolare in Cina, India, Messico, Argentina). Nella donna stimola la produzione di progesterone e tratta la sindrome premestruale come pure i disordini collegati alla menopausa, come ad esempio la depressione ed ha un'azione protettiva del fegato.

Importata dal nuovo mondo in Spagna nel 1563, la salsapariglia si usava per curare la sifilide. In Messico era utilizzata per trattare diverse affezioni cutanee. Si utilizzava contro la psoriasi e la lebbra. La sua radice è stata anche utilizzata nella fabbricazione di una bevanda, il racinette o root beer.

Un'altra pianta utilissima é la fumaria. Questa pianta erbacea trae il suo soprannome «fiele della terra » dal suo sapore amaro. Le sue piccole foglie ed i suoi gambi si curvano generalmente verso il suolo. Molto comune nei campi e nei giardini, la fumaria si distingue soprattutto, da maggio a settembre, con i suoi minuscoli fiori rosa in piccoli mazzi abbastanza densi. La fumaria ha diverse proprietà curative: contiene principi attivi variati (cloruro di nitrato, di potassio, tannino, fumarine ed acido fumarico) che gli conferiscono virtù depurative, diuretiche, lassative ecc. Le sue indicazioni sono: digestioni difficili, intolleranza ai grassi ed alle uova. emicranie di origine digestiva, sovrappeso e infine problemi cutanei come l'eczema e l'acne.

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