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Pubblicheremo inoltre interessanti articoli di storia della medicina.
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28 dic 2011
Fuori pasto
I trucchi (scientifici)
per resistere alle dolci tentazioni
I metodi per riuscire a non eccedere con le golosità delle feste
MILANO - Volete qualche serio consiglio per evitare di protrarre gli eccessi calorici anche dopo Natale? Il primo arriva da una rivista scientifica, Appetite. In pratica, quando si prova l’irresistibile voglia di mangiare un cioccolatino o un bel pezzo di torrone, si dovrebbe provare a sostituire l’immagine del dolcetto in questione con un'altra altrettanto piacevole, ma che non abbia nulla a che fare con il cibo, per esempio la spiaggia di un mare esotico, richiamandone alla mente il colore e il rumore. L'importante è che l'immagine sia talmente viva (nello studio i partecipanti venivano addestrati in proposito) da riuscire a far sbiadire quella del cibo desiderato.
DISTANZA - Il secondo suggerimento giunge da Psychology and Health. Alcuni ricercatori della Università di Utrecht (Paesi Bassi), partendo dalla osservazione che per favorire il consumo di alimenti salutari, come la frutta, è utile renderli facilmente accessibili, hanno provato a verificare se, nel caso di alimenti da limitare, non potesse funzionare la strategia opposta. E hanno scoperto, dimostrandolo con un test su una ottantina di giovani donne, che anche uno spazio di soli 50 cm poteva fare la differenza. Bastava, infatti, allontanare una ciotola di praline (da 20 cm di distanza a 70 cm) dalla persona che la guardava, per vedere il consumo di dolcetti ridursi. Probabilmente lo sforzo richiesto per raggiungere la ciotola faceva la differenza fra chi realmente voleva mangiare le praline e chi invece poteva farne a meno (e, ovviamente, i risultati sarebbero stati probabilmente migliori togliendo la ciotola dalla vista). Per finire, un altro suggerimento, tratto sempre da Appetite: una breve passeggiata di 15 minuti a passo spedito può aiutare a tenere a freno la voglia di cioccolato. «Sicuramente queste strategie possono aiutarci, — commenta Mariagrazia Strepparava, professore di psicologia clinica alla Facoltà di Medicina di Milano-Bicocca — è però importante che ciascuno di noi capisca quale tecnica gli è più consona. La prima, ad esempio, funziona meglio con le persone dotate di una buona capacità immaginativa visiva. Quanto al movimento, ricordiamo che l'esercizio fisico, in generale, migliora il tono dell'umore: salire sull'autobus una o due fermate dopo rispetto a quella più vicina, è un modo semplicissimo per incrementare l'attività motoria. E questo non solo fa bene al momento, ma può facilmente diventare una sana abitudine e consentirci di aumentare progressivamente le distanze percorse».
Carla Favaro
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