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29 dic 2011


Alimentazione, Donna
29/12/2011 - intolleranze e disturbi psicologici
Celiachia aumenta rischio depressione e disturbi alimentari

L'intolleranza al glutine pare sia anche causa, nelle donne, di possibile depressione e disturbi del comportamento alimentare


Chi soffre di celiachia, e in particolare le donne, pare sia più soggetto a sviluppare depressione e disturbi alimentari. Lo studio

La celiachia è un disturbo che si va diffondendo sempre più. Si contraddistingue da una reazione negativa al glutine contenuto in alcuni tipi di alimenti – in genere cereali. Questa intolleranza è causa di diversi tipi di sintomi, tra cui dolori addominali, costipazione, riduzione dell’appetito, diarrea, nausea e vomito.
Se questo già di per sé non bastasse, oggi, un nuovo studio pubblicato su Chronic Illness suggerisce che chi ne soffre è più esposto al rischio di sviluppare la depressione e disturbi del comportamento alimentare. I soggetti più colpiti tuttavia pare siano le donne.

Lo studio che ha messo in evidenza come la celiachia possa anche essere un fattore di rischio, per le donne, di cadere in depressione e soffrire di disturbi alimentari, è stato condotto dai ricercatori statunitensi della Pennsylvania State University, coordinati dal professor Josh Smyth.
I ricercatori hanno così coinvolto 177 donne con un’età superiore ai 18 anni – con diagnosi di celiachia - a cui è stato chiesto di rispondere a una serie di domande, via web, basate sulle proprie esperienze fisiche, emozionali e comportamentali.

Nello specifico, il team di scienziati ha indagato a fondo sui livelli di osservanza di una dieta senza glutine; valutato i vari sintomi della celiachia, come sintomi fisici interferissero con le funzioni fisiologiche, le esperienze vissute e la gestione delle situazioni di stress. In più, i sintomi della depressione clinica, e la frequenza dei pensieri e dei comportamenti associati al mangiare e all’immagine corporea di sé.

«E' facile notare come le persone che non riescono a gestire la malattia provano spesso malessere e, di conseguenza, sono più stressati e hanno tassi più alti di depressione – spiega Smyth – Tuttavia i ricercatori [fino a oggi] non avevano attentamente esaminato se le persone che sono invece in grado di gestire la celiachia presentino un rischio maggiore per questi problemi».
L’attenzione dei ricercatori è dunque stata rivolta a coloro che erano in grado di seguire una dieta adeguata al problema per verificare se, nonostante ciò, fossero a rischio depressione e problemi legati al comportamento alimentare.

«Abbiamo scoperto che la maggior parte delle partecipanti ha frequentemente aderito a una dieta priva di glutine – fa notare Smyth - e questo maggior rispetto della dieta era legato a una maggiore vitalità, più bassi livelli di stress, diminuzione dei sintomi depressivi e maggior salute generale emotiva. Tuttavia, anche coloro che gestivano la loro malattia molto bene hanno riportato tassi più elevati di stress, depressione e una serie di questioni raggruppati intorno l’immagine corporea, il peso e la forma, rispetto alla popolazione generale».
In sostanza, anche se gestita correttamente, la malattia può essere fonte di stress che, a sua volta, può essere fonte di problemi psicologici legati all’immagine di sé e sintomi depressivi.
[lm&sdp]

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