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11 mag 2011



La meditazione può aumentare il successo dei trattamenti per l’infertilità
Pratiche mente/corpo, come la meditazione, possono aumentare il successo dei trattameni per l'infertilità


Le pratiche che coinvolgono mente e corpo ed eliminano lo stress possono aumentare il successo dei trattamenti per l’infertilità come la fecondazione in vitro o FIVET
Meditare non solo per migliorare le facoltà mentali o per ridurre la percezione del dolore, come suggerito da diverse ricerche, ma anche per avere più successo con i trattamenti per l’infertilità, suggerisce un nuovo studio statunitense.

Anche se l’idea che vi sia un collegamento tra stress e fertilità è ancora controversa, «sappiamo che lo stress può ridurre la probabilità di concepimento», spiega la dottoressa Alice Domar, primario di Ostetricia e Ginecologia, presso il Beth Israel Deaconess Medical Center e direttore esecutivo del Domar Center for Mind/Body Health di Boston.

Così, al fine di determinare se il controllo dello stress potesse influire sulle possibilità di successo della fecondazione in vitro, i ricercatori hanno condotto un test su un gruppo di donne con normali livelli di ormoni, in età fertile, e fino ai 40 anni d'età. Nessuna delle partecipanti aveva in precedenza fatto parte di un gruppo che utilizzava terapie mente/corpo.

Le volontarie sono poi state suddivise a caso in due gruppi. Le appartenenti al primo gruppo sono state avviate a un training di terapia mente/corpo. Le appartenenti al secondo gruppo hanno fatto da gruppo di controllo e non hanno partecipato a nessun programma terapeutico.
La ricercatrice ha poi monitorato i due gruppi attraverso due cicli di fecondazione in vitro. Dai dati acquisiti si è rilevato che dopo il primo ciclo non vi era alcuna differenza nei tassi di concepimento tra il gruppo di studio e il gruppo di controllo.

Le differenze si sono invece mostrate nel secondo ciclo. Qui, difatti, la maggioranza delle pazienti appartenenti al gruppo di studio mente/corpo aveva già partecipato ad almeno cinque incontri. Arrivate «a quel punto, avevano acquisito alcune competenze di vita reale per affrontare lo stress – ha spiegato Domar – E questo è successo quando abbiamo rilevato un notevole aumento dei tassi di gravidanza».

In numeri, i ricercatori hanno rivelato che ben il 52% delle donne che avevano partecipato al programma mente/corpo erano rimaste incinta; per difetto soltanto il 20% delle donne appartenenti al gruppo di controllo era rimasta incinta. Una differenza significativa, sottolinea Domar.
Lo studio, pubblicato su Fertility and Sterility, una rivista dell’American Society of Reproductive Medicine, mostra quindi vi possa essere una correlazione tra controllo dello stress e il successo nei trattamenti per l’infertilità. «Lo studio supporta la teoria che lo stress psicologico può essere un danno importante ai risultati della FIVET», concludo difatti gli autori dello studio.
[lm&sdp]

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