ATTENZIONE ALLA LINEA: MA LA PILLOLA E' O.K.
In crescita i rimedi "fai da te". La ritenzione idrica e l'aumento di peso sono una fissazione nel Belpaese, le sarde guidano la classifica delle ricerche dedicate nel web. Gli ormoni aiutano: col drospirenone 1,7 kg in meno in 6 mesi . Congresso a Cagliari,presieduto dal prof.Gian Benedetto Melis
CAGLIARI – Per mantenersi in forma le italiane si "allenano" su internet: per loro ingrassare è un vero e proprio incubo, che le ha portate nel 2010 in vetta alla classifica di chi ricerca di informazioni nel web. Parole chiave: cellulite, dieta, dimagrire, peso. Precedono le francesi, le svizzere, le canadesi e le statunitensi e, dal 2004 ad oggi, si sono moltiplicati i siti e i blog "nostrani" dedicati a come prevenire e curare i più diffusi inestetismi. I più cliccati sono i rimedi fai da te, come l'impacco a base di fondi di caffè. "Ma fra tante bufale si impongono per fortuna anche informazioni certificate – afferma il prof. Gian Benedetto Melis, Direttore Clinica ostetrica e ginecologica dell'Università di Cagliari - e, anche grazie alla rete, è cresciuta la fama della pillola anticoncezionale a base di drospirenone apprezzata soprattutto per l'effetto simil-diuretico che contrasta la ritenzione idrica ".
E non solo: questo progestinico
gestisce il peso corporeo e in alcuni casi addirittura lo riduce in media di 1.7 kg dopo 6 mesi di assunzione. "Caratteristiche che la rendono la preferita dalle neo-utilizatrici e dalle giovanissime – ha commentato la prof.ssa Vincenzina Bruni, ginecologa dell'Università di Firenze – le più preoccupate dalle conseguenze estetiche degli estroprogestinici. Lo schema che prevede 24 confetti, tre in più rispetto alle pillole "tradizionali", massimizza i benefici extracontraccettivi, come confermato negli studi clinici che hanno valutato il miglioramento dei sintomi premestruali,
come mal di testa, gonfiore, irritabilità, dell'acne e dell'irsutismo". I dati sono stati presentati a Cagliari nel Congresso nazionale "L'evoluzione ventennale delle scienze ginecologiche ed ostetriche", presieduto dal prof. Melis.
E proprio le donne del capoluogo sardo detengono il duplice record di attenzione al tema linea
(seguite da quelle di Brescia, Rimini, Perugia e Genova) e del consumo di pillola. "Le nostre isolane, biologicamente, sono più ricche di testosterone – ha aggiunto Melis, - per questo hanno imparato per prime ad apprezzare i molti vantaggi della contraccezione ormonale sul fronte del controllo del peso, della bellezza della pelle, sui capelli. Le risposte ai tanti dubbi e ai falsi miti non vanno cercate in internet ma nel confronto con il proprio ginecologo di fiducia. Sono le preoccupazioni con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno e non vanno sottovalutate: è soprattutto da questi aspetti che dipende l'adesione ad un metodo contraccettivo e di conseguenza la salute sessuale delle nostre pazienti". Il Congresso, ha affrontato anche gli sviluppi terapeutici su menopausa, sterilità, gravidanza.
Il tasso di utilizzo di pillola nel nostro Paese è fermo da anni a 16,3%, ma vi è qualche debole segnale di miglioramento: secondo sondaggi eseguiti dai ginecologi, oggi il 35% delle italiane è al corrente che esistono formulazioni estroprogestiniche in grado di contrastare la ritenzione idrica e il 63% considera l'impatto corporeo prioritario per la scelta del metodo. "È più che comprensibile: un buon anticoncezionale non deve solo proteggere ma garantire il benessere complessivo della donna – ha confermato la prof.ssa Bruni –. In clinica è ormai ampiamente confermata la capacità del drospirenone di antagonizzare gli ormoni mineralcorticoidi prodotti dal rene. Questa azione permette di controbilanciare il minimo effetto ritentivo dell'estrogeno contenuto nella pillola, con un miglior controllo del peso corporeo. Si è visto inoltre che questo progestinico è capace di contrastare l'accumulo di grasso all'interno delle stesse cellule adipose. È fondamentale illustrare nel dettaglio queste caratteristiche quando si propone alla donna la pillola. Altrettanto importante però è la personalizzazione, in modo che a ciascuna venga fornita la risposta migliore per le sue specifiche esigenze".
Altre ricerche dimostrano che è particolarmente efficace anche sull'acne. Un dato confermato da diversi studi clinici, che hanno valutato non solo la riduzione oggettiva delle lesioni, ma anche la percezione soggettiva di miglioramento. "Il tutto – ha concluso la Bruni – con una notevole riduzione del disagio psico-emozionale che, nelle ragazze affette può essere notevole. Le relazioni con i coetanei ne possono risentire fino allo sviluppo di vere e proprie forme di ansia sociale".
GIAN UGO BERTI
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