MALATTIE REUMATICHE E TERME:
FANGHI ED ACQUE FANNO BENE
Ad eccezione delle forme infiammatorie acute.Il parere del reumatologo Pierluigi Occhipinti
Le acque ed i fanghi termali fanno bene alle malattie reumatiche? Con un preciso distinguo che esclude le forme acute,il giudizio della medicina è particolarmente positivo. In Italia,una persona su dieci soffre mediamente di questo capitolo di affezioni che vanno dall'artrosi (50% dei casi),ai reumatismi extra-articolari (700 mila),all'artrite reumatoide (311 mila),alle spondiloentesoartriti (480 mila),alla gotta (110mila),alle connettiviti (34 mila).
Si tratta però di una soluzione nel contesto di altre,quali le cure farmacologiche, fisiche e chirurgiche. Il maggior risultato,spiega Pierluigi Occhipinti,responsabile del Servizio di Reumatologia all'Azienda Sanitaria Locale di Livorno, lo si ottiene verso i quadri artrosici che coinvolgono soprattutto soggetti ultra sessantenni,in cui sovente i farmaci appaiono controindicati o con maggiori rischi di effetti collaterali.
Come agisce, dunque, la terapia termale? Grazie agli effetti locali e generali,sono parole di Occhipinti, può ridurre la sintomatologia dolorosa tipica di tali condizioni ed è particolarmente indicata nel trattamento delle malattie degenerative dell'apparato osteoarticolare,quali la coxartrosi,la gonartrosi,la spondiloartrosi.
Le alterazioni trofiche e vascolari indotte dalle acque termali– così continua – producono il risultato di ridurre la contrattura muscolare che spesso contribuisce alla nascita del dolore oltre alla rimozione di mediatori dell'infiammazione e del dolore.
Anche i reumatismi extra-articolari,in particolare la fibromialgia – precisa – risentono in maniera molto positiva della terapia termale,proprio sfruttando l'effetto miorilassante di quelle acque.
C'è però anche il rovescio della medaglia. La controindicazione principale a questo tipo di terapia è costituita dalle malattie
reumatiche infiammatorie,soprattutto in fase acuta. L'utilizzo quindi della terapia termale in tali soggetti– conclude Occhipinti – dovrà essere fatta stotto stretto controllo specialistico del reumatologo o del medico termalista.
GIAN UGO BERTI
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