CALDO E CLIMATIZZATORI:LA SALUTE DIPENDE DA NOI
Consigli utili del virologo,Fabrizio Pregliasco,dell'Università di Milano. 4° la differenza fra dentro e fuori.
Una primavera insolitamente fredda ed incerta ne ha solo ritardato il largo impiego,ma –dicono i metereologi – è soltanto una questione di tempo. Con il grande caldo,che ci farà pagare comunque gli interessi, si aprirà la rincorsa all'impiego dei climatizzatori o di altri sistemi per farci star meglio.
Climatizzatori e ventilatori saranno dunque nemici od amici? Dipenderà in pratica dalle nostre scelte,dettate,ci auguriamo,dal buon senso. E' il pensiero di Fabrizio Pregliasco,virologo all'Università di Milano. In pratica,il loro impiego per mitigare i disagi delle alte temperature,dell'afa,del gradiente di umidità che rende intollerabili le giornate estive,è un percorso di salute e di tutela dell' equilibrio psico –fisico.
Qual è,dunque,il segreto del loro impiego? Anche se puramente indicativa,la scelta della temperatura non rappresenta un valore a sé stante,bensì un parametro da confrontarsi prima di tutto con l'ambiente esterno. In sostanza,l'ideale è quello di non oltrepassare la differenza di quattro gradi centigradi fra dentro e fuori.
Altro particolare di non trascurabile valore è l'uniformità delle stanze nello stesso ambiente. Anche nella propria abitazione la temperatura dovrà essere sostanzialmente uniforme,così da evitare dannosi sbalzi,cui non è facile sottostare. In una parola,ne seguirebbero disturbi a carico del sistema respiratorio,con maggiore opportunità di microrganismi virali o batterici ad entrare nel nostro corpo.
Le conseguenze sono facilmente immaginabili perché andremo incontro con facilità alle cosiddette malattie da raffreddamento come raffreddori,bronchiti,il riacutizzarsi di una condizione clinica asmatica. Ma anche il sistema digestivo ne verrebbe danneggiato. Troppo freddo,infatti, provocherebbe disturbi a carico dei processi digestivi,così come colpiti sarebbero ossa,muscoli ed articolazioni.
Fatta salva dunque la premessa della scelta del livello di temperatura, non vanno poi trascurate le normali procedure di controllo igienico e di sicurezza. Ricordiamo che,in molti casi, si tratta di apparecchi non più adoperati dall'estate scorsa. Pensare cioè che tutto sia in ordine appare un'utopia. Ecco quindi che un tagliando di pulizia non è, in fondo, così disdicevole. Immettere in un ambiente aria già contaminata sarebbe oltremodo pericoloso.
Se si disponesse non di un climatizzatore ma di un ventilatore,è bene evitare il getto d'aria diretto sulla persona.
GIAN UGO BERTI
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