Diagnosi difficile,perché senza disturbi
OSTEOPOROSI E BAMBINI: STRANO,MA VERO
Il parere del prof.Giuseppe Saggese dell'università di Pisa. Ok la cura con bifosfonati in casi selezionati.
PISA – I bambini cadono in terra molto più spesso degli adulti,ma raramente si fanno davvero male. E' l'età,si dice. Ma se per episodi banali si va incontro a traumi anche importanti come le fratture, deve farsi strada il sospetto che qualcosa nello scheletro non vada. Forse potrebbe trattarsi di osteoporosi, la perdita di massa ossea. Un concetto strano per tante mamme. Fra l'altro, spiega il prof. Giuseppe Saggese, Direttore della Clinica Pediatrica all'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e già Presidente della Società Italiana di Pediatria, non è quantizzabile l'incidenza proprio perché,soprattutto nelle fasi iniziali, non dà alcun disturbo. E' molto spesso la conseguenza di altre malattie come l'artrite reumatoide,le leucemie, le affezioni tumorali. La terapie di oggi hanno allungato il decorso di vita e quindi si indaga anche sul versante del metabolismo dello scheletro.
Sottovalutata e trascurata - La frequenza non è nota, probabilmente perchè non viene sufficientemente diagnosticata per le scarse conoscenze culturali da parte dei medici, per la difficoltà di eseguire accertamenti strumentali adeguati e per il fatto che può rimanere senza disturbi per lungo tempo.
Conseguenza di altre malattie – Di frequente si sviluppa come conseguenza di altre patologie. Si parla di osteoporosi secondaria, ad esempio da scarso uso (in particolare in bambini con paralisi muscolare), malassorbimento cronico, disturbi nutrizionali, alterazioni endocrine ecc. La celiachia, in particolare, ha diversi volti. Non più la tradizionale diarrea cronica, bensì un ritardo di crescita isolato un ritardo dello sviluppo puberale, un'anemia. Ma,al contempo, con osteoporosi per il ridotto assorbimento di vitamina D e calcio. Esistono comunque anche forme primarie, più rare, genetiche, come l'osteogenesi imperfetta.
Quando è lecito il sospetto - Il pediatra deve sospettare in presenza di fratture ricorrenti (spontanee o conseguenti a traumi modesti), di dolori ossei (in particolare della colonna vertebrale) e di deformità invalidanti da esiti di fratture precedenti.
Ulteriori accertamenti - Per la diagnosi è necessaria l'esecuzione di esami di sangue e di accertamenti strumentali, in particolare la misurazione dei valori della densità minerale ossea per mezzo della "densitometria ossea". L'interpretazione deve essere affidata a personale con esperienza nella gestione dell'osteoporosi del bambino in quanto i valori sono completamente diversi da quelli dell'adulto.
Deficit di calcio e vitamina D - Il primo approccio, nelle forme secondarie, è quello di trattare la situazione di base. E' importante correggere gli eventuali deficit di calcio e/o di vitamina D. A questo punto, se necessario, è possibile avvalersi dell'utilizzo di farmaci specifici.
Bifosfonati,ok….ma – Negli ultimi anni è stata acquisita esperienza con i bisfosfonati che inibiscono i processi di riassorbimento osseo. Devono essere utilizzati con molta prudenza, in casi selezionati e sotto controllo medico.
GIAN UGO BERTI
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