LEUCEMIE:MIGLIORA ANCORA LA QUALITA' DELLA VITA
Nella Giornata Nazionale (21 giugno) promossa dall'AIL, si parlerà anche dei progressi per mieloma e linfomi.
ROMA –"Molte vite ricominciano dalla ricerca". E' lo slogan della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie,linfomi e mieloma che si celebrerà in tutt'Italia il 21 giugno. L'iniziativa è promossa dall'AIL per raccontare i progressi dell'innovazione scientifica ed essere sempre più vicini ai pazienti attraverso incontri di sensibilizzazione organizzati in molte città. In particolare,nel corso della Giornata sarà sempre attivo un numero verde,dal quale specialisti italiani risponderanno alle domande dei cittadini,"perché l'informazione-ha detto il presidente dell'AIL,prof. Franco Mandelli nella presentazione uffciale alla stampa a Roma – rappresenta il primo passo verso una cura sempre più efficace".(800-226524,dalle ore 8 alle ore 20 del 21 giugno e www.ail.it ).
Nell'incontro romano,si è parlato in particolare di leucemia mieloide cronica e degli otto anni dall'impiego di una molecola che ha fatto la storia della terapia,l'imatinib. I dati che emergono dal primo studio sugli effetti di una terapia "intelligente" sulla qualità della vita, ne dimostrano l'efficacia,come ha precisato Fabio Efficace del Gruppo Italiani Malattie EMatologiche nell'Adulto,in collaborazione con Novartis. A parte alcuni sintomi circoscritti come ad esempio la stanchezza,anche dopo molti anni di terapia,i pazienti riescono a mantenere standard di vita normali.
"Attraverso queste giornate – ha affermato ancora Mandelli – vogliamo ricordare che è necessario il sostegno di tutti per migliorare la diagnosi e la terapia. La vittoria contro queste malattie rappresenta un obiettivo importantissimo che potrà essere raggiunto solo con un impegno costante e comune,che oggi è sempre più rivolto alla qualità della vita. I risultati straordinari ottenuti con i farmaci intelligenti in termini di sopravvivenza permettono di preoccuparsi anche di come i pazienti vivano e non solo di quanto vivono."
Secondo Giuliana Alimenta,dell'Università romana de La Sapienza, i pazienti così trattati evidenziano una sopravvivenza globale del 93%. Sono farmaci ben tollerati,assunti per via orale e,una volta instaurata la terapia,il paziente deve sottoporsi ad un numero limitato di controlli.
Iniziativa importante è quest'anno "Sognando Itaca – Regata per la vita", un viaggio di duemila miglia da parte di due imbarcazioni oceaniche con a bordo i pazienti di diversa età di 15 Centri ematologici nazionali.
GIAN UGO BERTI
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