INTANTO E’ PRE –INFLUENZA. L’AUSTRALIANA A NOVEMBRE

Parla il virologo dell’università di Milano,Fabrizio Pregliasco. 6 mila casi al giorno, prognosi benigna,già pronto il vaccino per l’epidemia 2010 - 2011





MILANO – Sono circa seimila al giorno, in questa settimana, gli italiani che si mettono a letto con mal di gola,febbre e raffreddore. Con sorpresa guardiamo il sole che va e viene,le miti temperature, un caldo umido che persevera. Ci chiediamo dubbiosi:già influenza? No, risponde il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco. Si tratta dei tradizionali virus di stagione, i cugini “poveri”, che si muovono al cambio stagionale delle condizioni metereologiche, complici anche le nostre disattenzioni nel vestirci ancora leggero, pensando ad un insperato scampolo dell’estate.

L’’apertura delle scuole ha fatto poi il resto. I virus(spesso adenovirus ) si insinuano nelle famiglie e creano un po’ di problemi. Niente di preoccupante,sottolinea il docente milanese, la prognosi è assolutamente benigna. Due – tre giorni di riposo, farmaci sintomatici, antibiotici soltanto dietro prescrizione medica ed il gioco è fatto.

Novità invece sull’epidemia vera e propria. Quella,spiega Pregliasco, sarà un po’ anticipata rispetto agli altri anno. Non più a cavallo delle vacanze natalizie, ma a fine novembre, Si sta infatti dando da fare il virus California (uno dei tre, gli altri più lenti sono i due australiani Brisbane e Perth).Da qui la prospettiva di avere i primi casi già a fine novembre. Dunque, in molte regioni,già ad ottobre partirà la campagna vaccinale, all’inizio per anziani e malti di cuore,diabete, malattie immunodepressive,secondo giudizio del medico curante.

Sul piano della prevenzione generale, comunque qualcosa si può fare come non sostare a lungo nei luoghi affollati, mantenere aerati i luoghi di soggiorno,lavarsi bene le mani veicolo principale di trasmissione, bere acqua in abbondanza per disintossicare l’organismo, respirare attraverso il naso,tenere ben coperte le estremità, capo e piedi.

La prossima epidemia,conclude Pregliasco, si preannuncia di medià entità con una casistica di 2 – 5 milioni di persone colpite fino alla fine di marzo.


GIAN UGO BERTI

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