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14 feb 2011




Katya, il cane che "fiuta" l'epilessia

Riesce a prevedere gli attacchi della padrona con molti minuti di anticipo, permettendole di mettersi al sicuro

MILANO - Fra gli animali utili alla pet therapy, il cane occupa senz’altro un posto d’onore. «Particolarmente adatti sono i cani da caccia, come per esempio i labrador o i setter, perché facili da addestrare e abituati a lavorare con l’uomo - spiega Francesca Cirulli, dell’Istituto superiore di sanità -. Queste razze, poi, sono anche quelle che incontrano di più le simpatie dei pazienti». All’origine c’è senz’altro la naturale disponibilità del cane nei confronti del suo amico bipede, ma anche una sensibilità che la scienza non riesce sempre a spiegare.

EPILESSIA - Singolare, per esempio, è il caso di Abigayle Williams, una ragazzina statunitense con una grave forma di epilessia, alla quale qualche anno fa è stato affiancato un cane capace di aiutarla nei momenti più difficili. I cani per l’epilessia sanno riconoscere gli attacchi e proteggono i loro amici umani evitando loro rovinose cadute o anche chiamando i soccorsi. Ma Katya, il pastore tedesco di Abigayle, fa molto di più: riesce infatti a prevedere gli attacchi epilettici con molti minuti di anticipo, permettendo alla ragazzina di mettersi al sicuro (GUARDA IL VIDEO). «Non si capisce come faccia - dice Cirulli -. Di certo però questo caso dimostra che gli animali sanno instaurare con l’uomo relazioni molto speciali e profonde, e che hanno sensibilità particolari. I cani, per esempio, possono essere addestrati a percepire i cali di glicemia nei pazienti diabetici». Ed è delle scorse settimane la notizia che il fiuto canino, opportunamente addestrato, è capace anche di diagnosticare il tumore alla prostata dalle urine dei malati, e quello dell’intestino dalle feci oppure dall’alito.



M.F.
13 febbraio 2011

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