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22 dic 2010



25,26,27 Dicembre inducono in tentazione
TANTE ABBUFFATE, QUALCHE RISCHIO
Il menù tipo – ospedale per fare qualche conto di calorie. Poi ognuno decida per sè


Per la vigilia di Natale avete già in programma il classico cenone in famiglia, con le tradizionali, numerose portate. Per il pranzo del 25, naturalmente vi aspetta la suocera. Non si può non mancare. Nessuno vuol rimanere indietro e mamma attende in silenzio, ma vi vuole assolutamente per cena, vogliosa di non essere da meno. Un amico che insiste per ricambiare la cortesia dello scorso anno e così tutti da lui per Santo Stefano. Senza dimenticare di finire gli avanzi (si fa per dire), a cena del 26. Per chi avesse ancora un po’ di posto, c’è poi da passare l’intera domenica del 27.
Anche solo a scorrere questo calendario d’impegni gastronomici, si avverte un senso di sazietà. Ma a giustificare eventuali conseguenze, ve la prenderete con il calendario che ha spudoratamente messo di fila tre festività.
Dare consigli non è facile per chi sia abituato a certe maratone. Nemmeno noi vogliamo farlo. Diciamo però che la quantità di calorie medie che necessitano ad una persona,ogni giorno,che non svolga lavori pesanti è di duemila 200. Non è un calcolo matematico, è solo una linea d’indirizzo.
Lo sa bene chi prepara il menu’ per persone ricoverate in ospedale. Ci riferiamo a chi possa seguire un’alimentazione normale. In pratica, nell’ambito di una scelta, sempre sui livelli sopraindicati.
Il Servizio di Dietetica degli Spedali Riuniti, come spiega la coordinatrice, Lucia Coppini, in particolare prevede: per il pranzo del 25 lasagne al forno o pennette al salmone. Arista in crosta di pane oppure calamari ripieni. Patate arrosto o pisellini al prosciutto. Dolci natalizi e spumante. Per la sera,invece, risotto al limone o tortellini in brodo, bollito misto in salsa verde o verdesca all’aceto balsamico. Asparagi al limone o tris d’insalate. Ananas.
Passiamo a Santo Stefano. Agnolotti al ragu’ oppure bavette ai carciofi. Roastbeef o cotolette d’agnello al forno. Crocchette di patate o sformato di spinaci. Dolci natalizi. Infine per cena,stracciatella o cappelletti in brodo. Brasato al chianti o platesse alla mugnaia. Gratin di finocchi o verdure miste grigliate. Macedonia di frutta fresca.
La scelta di uno dei due menù proposti (prenotabile il giorno precedente) è calcolato su 2 mila duecento calorie. Nessuno nega che si possa andare un po’ più su, a casa vostra oppure che Natale venga solo una volta l’anno. Unicamente lo scopo è informare per orientare. Ciascuno tenga conto del proprio stato di salute e scelga in completa autonomia ed allegria.

GIAN UGO BERTI

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