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26 mar 2011


Lo sostiene il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio
TUBERCOLOSI ED IMMIGRAZIONE: ITALIA PREOCCUPATA PER IL NORD – AFRICA
Nella “Giornata mondiale contro la TBC” un disegno di legge di Ignazio Marino,presentato a Roma. 7.500 nuovi casi all’anno, 1 su tre non conosciuto

ROMA – C’è viva preoccupazione per un aumento dei casi tubercolosi in Italia, con il progressivo arrivo di immigrati dal Nord - Africa. Lo ha detto a chiare lettere il ministro della Salute, Ferruccio Fazio,intervenendo alla Giornata Mondiale contro la TBC,a Palazzo Giustiniani a Roma.
Sono 7.500 i nuovi casi all’anno nel nostro Paese, di cui però un terzo solo stimato e dunque fonte di ulteriori contagi per mancanza dei necessari controlli. Oltre al Nord – Africa, l’altra area critica di provenienza è l’Est Europa e soprattutto la Romania.
Nell’incontro promosso da Stop TB Italia Onlus e Fondazione Lilly, si è parlato del nuovo disegno di legge in proposito ( primo firmatario Ignazio Marino).
Tra i punto salienti, l’ istituzione di un Fondo per finanziare corsi d’aggiornamento per medici di medicina generale e della continuità assistenziale, per il personale del Servizio Sanitario Nazionale e per tutti colore che,a diverso titolo,intervengono nei processi di prevenzione,diagnosi e cura, per realizzare specifici programmi di ricerca e di formazione idonei a migliorare le conoscenze cliniche al fine dell’aggiornamento delle misure e delle strategie,avvalendosi della collaborazione delle associazioni qualificate già operanti nel settore e lo svolgimento di campagne e programmi d’informazione sulle modalità d’insorgenza, prevenzione,diagnosi e cura.
Necessario,inoltre,è creare un sistema di sorveglianza regionale. In quelle a popolazione superiore ai due milioni di abitanti, prevedere più laboratori provinciali, individuando quello di riferimento che espleti tutti i livelli di approfondimento diagnostico.
Dare la possibilità poi all’Istituto Farmaceutico Militare di produrre gli antibiotici di nuova generazione attivi sui micobatteri tubercolari resistenti ai comuni prodotti specifici.
Garantire infine il permesso di soggiorno e l’iscrizione al Servizio Sanitario nazionale per i clandestini malati, lungo l’intero periodo delle cure.

GIAN UGO BERTI
(riproduzione vietata)

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