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27 lug 2010



 

    

DIABETE Tipo 1: ok IL MICROINFUSORE D' INSULINA INTEGRATO CON IL CONTROLLO CONTINUO


 


 

i risultati del congresso americano di diabetologia ad Orlando


 


 


 


 

Milano – Novità concrete emergono per la cura del diabete insulino – dipendente . Nel più importante studio clinico effettuato con il sistema integrato di infusione di insulina e controllo continuo della glicemia, è stato dimostrato che le persone con diabete di tipo I, sia adulte che in età pediatrica o adolescenziale, ottengono un maggiore beneficio clinico rispetto alla terapia multiniettiva ottimizzata con analoghi lenti e rapidi, lo standard terapeutico di riferimento nel diabete di tipo I. Lo studio è stato presentato al Congresso della American Diabetes Association di Orlando e pubblicato sul New England Journal of Medicine.


 

Il diabete di tipo I - noto come insulino dipendente - rappresenta una patologia cronica che in Italia interessa oltre 200.000 persone. Lo studio STAR 3 (Sensor-Augmented Pump Therapy for A1C Reduction) ha dimostrato una riduzione di 4 volte superiore del livello di emoglobina glicata se in cura con il sistema integrato per l'infusione di insulina ed il controllo continuo della glicema, rispetto alla terapia multiniettiva ottimizzata.


 


 

"La terapia con il sistema integrato -microinfusore di insulina e controllo in continuo della glicemia- rappresenta la soluzione tecnologicamente più evoluta per la gestione del diabete di tipo I Sandro Gentile, Presidente dell' Associazione Medici Diabetologi " E' la pietra miliare della terapia con microinfusore e controllo in continuo del glucosio combinati in un unico sistema e può ridefinire lo standard terapeutico di riferimento per la terapia del diabete di tipo I. I dati sono la conferma di quanto già noto nella pratica clinica degli oltre 200 centri di rilievo per la diabetologia dell'adulto e del bambino in Italia.


 

Il valore di emoglobina glicata nella popolazione non diabetica è compreso tra il 4 ed il 5-6%. Le line guida ufficiali della American Diabetes Association raccomandano di mantenere i livelli di emoglobina glicata a concentrazioni non superiori al 7%. Nel caso tali valori sconfinino al di sopra dell'8% il trattamento deve essere prontamente rivalutato. Ogni punto percentuale in meno di emoglobina glicata riduce il rischio di complicanza microvascolare (come la nefropatia o la retinopatia) del 40%.


 

La riduzione significativa di emoglobina glicata è stata rilevata senza aumenti di episodi di ipoglicemia, che rappresentano il più comune rischio legato ad una intensa terapia insulinica. I benefici ottenuti con il sistema integrato si sono registrati a tre mesi e mantenuti costanti per i 12 mesi di durata dello studio.


 

Il controllo in continuo della glicemia è reso possibile da un piccolo sensore sottocutaneo collegato ad un trasmettitore telemetrico, grande come una moneta da due euro, che viene posto sull'addome del paziente e trasmette automaticamente al microinfusore di insulina il valore glicemico. Il sistema integrato visualizza le misurazioni glicemiche direttamente sul dispaly del microinfusore per dare le informazioni sullo stato del controllo glicemico. Il sistema rileva e registra le misurazioni della glicemia 288 volte al giorno 24 ore su 24 ed il sensore viene sostituito dallo stesso paziente ogni sei giorni.


 

Lo studio ha dimostrato che maggiore è la frequenza di utilizzo del controllo in continuo della glicemia maggiore è il beneficio clinico ottenuto. Chi ha utilizzato il sensore per il 40-60% del tempo ha ridotto i livelli di glicata dello 0,64 per cento e chi l'ha utilizzato per più dell'81% del tempo ha ridotto i livelli di glicata dell'1.2 per cento riducendo quindi di quasi la metà il rischio di complicanze legate al diabete insulino dipendente.


 

Lo studio ha dimostrato che con il controllo in continuo della glicemia integrato con il microinfusore di insulina si ottiene un miglior controllo metabolico anche nella fascia di età dell'infanzia e dell'adolescenza; quasi il 44% dei pazienti pediatrici hanno raggiunto i target di controllo raccomandati dalla ADA mentre solo il 20% dei pazienti in terapia multiniettiva ottimizzata ha raggiunto lo stesso target terapeutico

STAR 3 ridefinisce lo standard terapeutico nel diabete di tipo I e convalida il concetto alla base del pancreas artificiale, ovvero verso un sistema integrato completamente automatizzato che non richieda l'intervento del paziente. Lo studio ha coinvolto 485 pazienti con diabete mellito tipo 1 (329 adulti e 156 bambini-adolescenti) in terapia multiniettiva con analoghi lenti e rapidi da almeno 3 mesi che non abbiano fatto uso di microinfusore in precedenza ed emoglobina glicata compresa tra 7.4% e 9.5%.

"In Italia l'utilizzo dei microinfusori e dei sistemi integrati è relativamente basso rispetto agli altri Paesi: da noi vengono riservati ai casi più impegnativi, altrove vengono impiegati di routine – chiarisce Gentile –. I passaggi burocratici richiesti dal Servizio Sanitario Nazionale per l'erogazione dello strumento ne frenano indubbiamente l'impiego. Ciò nonostante è evidente il vantaggio pratico e clinico del non doversi sottoporre a ripetute punture nell'arco della giornata , tra iniezioni di insulina e autocontrollo glicemico"


 

GIAN UGO BERTI


 

(riproduzione vietata)

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