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7 lug 2010



 

L'INQUINAMENTO CAMBIA IL DNA CELLULARE

ECCO PERCHE' AUMENTANO INFARTI ED ICTUS


 

Una scoperta italiana,presentata al congresso internazionale sulla trombosi. E' un'infiammazione che cambia il DNA in senso coagulante


 


 


 


 

MILANO -
Dall'inquinamento ambientale all'aumento del rischio di trombosi, passando attraverso asma ed allergie:la colpa è delle polveri sottili (inquinanti aerei e solidi che provengono da processi di combustione, come traffico veicolare,riscaldamento domestico ed attività industriali). La novità è oggi il danno arrecato anche al DNA delle nostre cellule,che viene modificato in maniera tale da innescare un processo infiammatorio a carico degli anticorpi, le cellule deputate alla nostra difesa. Due le conseguenze: sul sistema respiratorio (elemento già noto) e su quello vascolare ( il dato innovativo), favorendo qui il processo coagulante del sangue, quindi con un incremento di infarti ed ictus nelle zone a maggior livello di inquinamento.


 

Si tratta di una scoperta tutta italiana. L'hanno presentata al 21° congresso internazionale sulla trombosi,i proff. Pier Mannuccio Mannucci ed Andrea Baccarelli, dell' ateneo di Milano.


 

L'aspetto interessante della ricerca, hanno spiegato, è che tali cambiamenti sul DNA (il procedimento di danno biologico è chiamato metilazione), possono verificarsi anche spontaneamente nel percorso del progressivo,naturale invecchiamento della persona.


 

In una parola, è come se vivere esposti al traffico ed allo smog ci facesse invecchiare prima. Si tratta dunque di risultati importanti non solo per definire meglio i meccanismi che legano l'inquinamento alle malattie trombotiche, ma al contempo per trovare possibili soluzioni. Altro elemento interessante,hanno così concluso, è che tali cambiamenti si dimostrano reversibili. Quindi,se troviamo un modo per invertire la rotta,possiamo pensare di ridurre gli effetti nocivi dell'aria inquinata,pur non riuscendo a ridurre l'inquinamento in sé.


 

In Italia, ogni hanno sono quasi 400 mila le persone che vengono colpite da infarto ed ictus ( 170 mila e 220 mila rispettivamente). La metà degli infartuati muore, in media, prima di arrivare in Pronto Soccorso.


 


 

GIAN UGO BERTI


 

(riproduzione vietata)

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