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22 lug 2010



 


 


 

L'INFARTO CAMBIA VOLTO:

POCHI DISTURBI, CASI IN AUMENTO


 

Meno giovani,più anziani,in calo il dolore al petto,crescono affanno e stanchezza. 260 mila persone colpite all'anno in Italia. Parla il cardiologo dell'Università di Pisa,Mario Marzilli


 


 


 

PISA - Un caso ogni due minuti. L'infarto,rispetto all'anno scorso,cresce del 5-10%, ma soprattutto cambia volto: più colpiti gli anziani (60-70%), meno i quaranta – cinquantenni. Ben diversi i primi disturbi: in calo il forte dolore al petto ed al braccio sinistro, incremento invece per l'affanno ed il senso di stanchezza. Anche le alterazioni dell'elettrocardiogramma appaiono meno nette. Lo spiega Mario Marzilli, direttore dell'Unità Operativa di Cardiologia Universitaria all'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.


 

Il messaggio deve essere diretto ai cittadini ed anche agli operatori sanitari. I motivi – aggiunge Marzilli – sono legati soprattutto all'elevarsi dell'età media, ma al contempo le malattie croniche che coinvolgono sempre più gli anziani.


 

Di particolare novità,sono sue parole, l'aumentato consumo di farmaci come l'acido acetil-salicilico (nella prevenzione della trombosi),le statine (per l'eccesso di colesterolo nel sangue),gli ace-inibitori (contro l'ipertensione arteriosa). Molecole di per sé attive contro i fattori di rischio della malattie cardio e cerebrovascolari.


 

Condizioni che contribuiscono anche a rendere più sfumati i parametri elettrocardiografici,come ad esempio il sopraslivellamento del tratto ST,situazioni che devono spingere il medico ad una condotta maggiormente attendista e l'esecuzione di precisi protocolli preventivi come il livello di troponina nel sangue. Superati sono ormai quelli degli enzimi del fegato come le transaminasi, pursensibili alle mutate condizioni della funzionalità cardiaca.


 


 


 

In questo particolare momento dell'anno,con temperature e gradienti d'umidità assai elevati,conclude Marzilli, è bene oltremodo basarsi su prudenza e buon senso. Uscire di casa solo nelle fasce meno a rischio della giornata ( fino alle 12 e dopo le 17),indossare abiti leggeri che facilitino la traspirazione della pelle,ricorrere a copricapo meglio se di colore bianco (il nero attira di più i raggi solari),evitare cibi eccessivamente calorici,privilegiare frutta e verdura,bere acqua in abbondanza,aerare bene gli ambienti dove si soggiorni,specie le camere da letto, mantenere le temperature interne non inferiori ai cinque gradi rispetto all'esterno ed il gradiente d'umidità non superiore al 50%. Particolare attenzione,infine, per chi abbia già avuto episodi vascolari o chi presenti predisposizione familiare a tale patologia.


 


 

GIAN UGO BERTI


 

(riproduzione vietata)

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