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24 apr 2010


900 nuovi casi all'anno in Italia


 

TUMORE ALLA MAMMELLA: LUI LO SCOPRE FACENDO LA DOCCIA


 

Utile prevenzione: utile è palpare il capezzolo. Il parere della senologa Manuela Roncella dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana


 


 


 

PISA - Fare la doccia per prevenire il tumore della mammella nell' uomo ( 900 in Italia, a fronte dei 4 mila casi annui nella donna) può sembrare strano e fuori luogo. Non lo è,invece, secondo gli esperti. Durante questa consuetudine sostanzialmente giornaliera,infatti,si indulge sovente ad accarezzare il proprio corpo,sopratutto il torace:ebbene,qualche attimo d'attenzione ai capezzoli può facilitare la palpazione di un'eventuale,piccola massa,al di sotto della areola mammaria,intorno all'ordine di un centimetro od anche meno.

 
 

  Sta dunque nella ripetitività del gesto consueto, la maggiore sicurezza di non dimenticarsene."E' il modo più efficace - spiega Manuela Roncella, direttore della Unità Operativa di Senologia - per ottenere una diagnosi precoce. Il decorso clinico è lo stesso rispetto al sesso femminile e dunque identica è la possibilità di impostare un percorso diagnostico ed anche terapeutico nei tempi più solleciti. Spesso però purtroppo la diagnosi è tardiva, vuoi per la mancanza di una cultura senologica nel maschio, vuoi per l'assenza di prevenzione organizzata."

 
 

 "Il problema è che praticamente quasi nessun uomo sa di questa eventualità. Non è un'abitudine particolarmente diffusa - aggiunge - ma non è tutto qui:anche avvertendolo, il più delle volte non ci si fa caso o lo si sottovaluta,senza considerare nel giusto modo quella minima pallina. Vi è poi una componente psicologica che fa rimuovere un problema considerato femminile, o ne impedisce la condivisione con gli amici ed i parenti, quasi come se fosse una vergogna."

 
 

 "In seguito - precisa - la mammella può produrre una secrezione ed il segno più evidente può essere una macchia sulla canottiera o la camicia che rivestono la pelle. Anche in quelle occasioni, la scarsa informazione e l'insufficiente attenzione fanno perdere tempo prezioso. Far finta di niente è quantomeno pericoloso".


 

Il nuovo percorso verso il tumore alla mammella in generale – conclude – riguarda la necessità di concentrare a livello anche logistico le singole specialistiche interessate dall' andrologia, alla radiologia diagnostica,alla chirurgia,all' oncologia,alla riabilitazione. Il rischio è infatti disperdere una serie di paletti importanti,senza i quali il soggetto (donna od uomo) potrebbe essere fuorviato e distratto,perdendo tempo prezioso.

 
 

GIAN UGO BERTI

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