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7 apr 2010


UN AIUTO DALLA NATURA: LA MALVA.

In questi giorni di esplosione primaverile della natura,è facile trovare,nei campi ,una semplice e preziosa pianta:la malva i cui numerosi usi sono conosciuti dall'antichità



Famiglia
: Malvacee

Descrizione:  La Malva silvestre è una pianta erbacea bienne e perenne; ha una radice a fittone e il fusto può essere alto fino a un metro e coperto di peli.
Le foglie sono sparse, picciolate e di varie forme (palminervie, lobate e seghettate).
I fiori sono riuniti in fascetti all'ascella della foglia, peduncolati con una corolla di cinque petali, rosei o rosei-violacei con strie più cariche.

Dove si trova: La Malva silvestre è comune dalla zona mediterranea a quella submontana; si rinviene frequentemente nei luoghi erbosi, nei ruderi, lungo le strade e nei campi abbandonati.

MAGIA
La Malva era venerata dai seguaci di Pitagora,  convinti che la pianta fosse sacra agli dei, e che fosse in grado di placare le passioni umane legate al vizio. 
Sembra (così fu scritto) che la pianta avesse il compito di messaggera tra il mondo sottile e terreno. 
Carlo Magno, attratto dalle sue virtù medicinali, ne fece coltivare un'aiuola, dove si raccoglievano, radici, foglie e fiori per tisane e decotti. 
Negli antichi scritti si legge che la radice di Malva serviva come amuleto per infiammazioni al seno, mentre, bollita nel latte, curava la tosse; i semi di malva, legati in un sacchetto, servivano per curare la gonorrea e vari problemi femminili. 
Nell'Ottocento, nella sentimentale "Carta dei fiori", era la pianta che simboleggiava l'Amor materno e la Mansuetudine. 

IMPIEGO
Tante sono le virtù curative della Malva; essa è indicata come emolliente, lassativa, contro l'asma, bronchiti e faringiti. 
Questa pianta viene usata anche per preparare la famosa "Tisana dei quattro fiori", composta da sette erbe: malva, farfara, rosolaccio, piede di gatto, verbasco, altea e viola mammola. 
Oggi, nella medicina ufficiale, la Malva è considerata, per i suoi costituenti (mucillagine, antociani, vitamine ed alcuni acidi che la compongono), molto importante. 
Per l'Acne: Applicare sul foruncolo radice di Malva riscaldata; ripetere più volte al giorno.
Per la Couperose: Decotto di Malva. Bollire 40 g di  foglie in un litro d'acqua per 15 minuti, poi applicare compresse imbevute col liquido freddo due volte al giorno. 
L'unguento della foglia santa, come veniva comunemente chiamato, si prepara con tre parti di malva fresca che si fanno bollire con quattro parti di burro, finché l'acqua contenuta nella pianta non sia completamente evaporata. questo unguento viene applicato alla sera sul viso dopo che questo sia stato perfettamente pulito e cura egregiamente le prime rughe o la pelle troppo ruvida.

Se invece la pelle è ricoperta di croste, se è infiammata da eruzioni, se è dolorante per qualche puntura di insetto od ustionata da qualche acido; se, ancora, si hanno dei dolorosi paterecci alle dita, se gli occhi sono infiammati dalla polvere o dal freddo, se si accusano ulceri in bocca, afte o le gengive dolgono per qualche dente cariato, ecco al servizio della nostra salute la modesta ma efficacissima malva.
Si usano tutte le parti, pianta, foglie e fiori, che si fanno bollire lungamente in acqua e si applicano sotto forma di un caldo cataplasma sulle parti dolenti. Ottimo anche l'infuso di malva che si prepara versando su di un pizzico abbondante di malva secca un bicchiere di acqua bollente.
Si beve due volte al giorno quando si è afflitti da tosse stizzosa, da catarro bronchiale, da infiammazioni all'intestino o da fastidiosi bruciori alle vie urinarie. Questo infuso, inoltre, può servire ottimamente per lavacri interni o per clisteri calmanti. Un rimedio molto efficace e completo contro tutti gli stati infiammatori sia dei bronchi, che dell'intestino, che delle vie urinarie lo si può trovare in una tisana dagli effetti emolienti e calmanti. Si prepara bollendo un pugno di malva e tre cucchiai di zucchero in un bicchiere d'acqua. Si cola e si spreme accuratamente, aggiungendo al liquido tiepido così ottenuto due cucchiai di succo di limone e un albume d'uovo sbattuto a neve. Di questa tisana se ne prende una tazzina più volte al giorno ed avrà degli effetti veramente miracolosi.

ROSA E MALVA CONTRO LE OCCHIAIE

Dopo una notte insonne, provate questo impacco a base di rosmarino, malva e rose. Lasciate in infusione 15 gr di ciascuna pianta in 250 gr di acqua, per 20 min. Filtrate e mettete in frigorifero. Immergete 2 fazzolettini nell'infuso e applicateli sugli occhi per circa 10 min.

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