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13 giu 2010



 


 


 

UNA COLLA DI FIBRINA "ASCIUGA" IL SANGUE

STOP ALLE TRASFUSIONI IN SALA OPERATORIA


 


 

Positivi risultati nelle protesi d'anca e di ginocchio. Utile per chi non vuole ricorrere a trasfusioni per motivi etici o religiosi. Congresso nazionale d'ortopedia a Pescara


 


 

PESCARA – Una colla che chiude le ferite nel corso degli interventi chirurgici,evitando o riducendo la necessità di infondere nuovo sangue nel paziente. E' stata una delle salienti novità al 41° congresso degli Ortopedici Traumatologi Ospedalieri ( O.T.O.D.I.). Lo scopo:strategie da adottare per fronteggiare le forti emorragie nel corso di interventi come la protesizzazione dell'anca o del ginocchio.


 

Fino ad un litro (ovvero il 25% di quello circolante):è questa la quantità di sangue che si può perdere nei giorni successivi ad un intervento di chirurgia ortopedica. Mentre in sala operatoria il sanguinamento non si dimostra particolarmente significativo, nelle prime sei ore e fino a due giorni dopo l'intervento si può arrivare ad un litro.


 

Second Francesco Saverio Santori,presidente della Società Italiana dell'Anca, "il sanguinamento nelle prime 72 ore può provocare anemia,che rende necessaria la trasfusione o la comparsa di un ematoma che,se non si riassorbe,deve essere nuovamente operato per scongiurare un'infezione,con allungo dei tempi di recupero del paziente."


 

Sebbene d'importanza vitale,le trasfusioni – si è appreso – sono comunque una fonte di rischio. Infezioni virali e batteriche,shock anafilattico,episodi di febbre alta,rappresentano alcuni dei possibili rischi,nonostante siano rispettate tutte le norme sulla sicurezza del sangue donato.


 

Ecco perché,ha dichiarato Filippo Randelli,dell'ospedale di San Donato Milanese, sono state messe a punto nuove strategie,come ad


 


 


 


 

esempio una attenta emostasi e l'utilizzo di "medical devices" particolari, fra cui appunto la colla di fibrina. Spruzzata come uno spray alla fine dell'intervento su tutto il campo chirurgico esposto, forma un film adesivo che favorisce la coagulazione.


 

Per l'intervento all'anca vengono solitamente predisposte due sacche da trecento cc. l'una. Secondo uno studio all'ospedale San Pietro di Roma,solo il 23% dei pazienti così trattati,ha avuto bisogno della trasfusione e lo 0,9% di una seconda. "Quando utilizziamo la colla di fibrina – ha concluso Santori – è quindi sufficiente programmare un solo flacone di sangue invece che due, con un netto miglioramento dello stato di benessere del paziente e la riduzione del rischio di complicazioni". Può infine considerarsi un farmaco salvavita nel caso di pazienti che,per motivi etici e religiosi,non intendano sottoporsi ad interventi chirurgici con trasfusioni di sangue.


 

GIAN UGO BERTI


 

( riproduzione vietata)

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