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14 ago 2010



 


 


 

ANEMIA RENALE: ARRIVA L'EPOETINA TETA


 

Consente un'unica somministrazione settimanale. Confermate efficacia e sicurezza


 


 


 

MILANO - Novità di rilievo nella cura dell'anemia renale o associata a chemioterapia. E' sul mercato italiano l'epoetina teta, dopo l'approvazione dell'EMEA, l'Ente di controllo sui farmaci della Unione Europea. Ottenuta mediante la tecnologia del DNA ricombinante,agisce in modo analogo a quella umana,l'ormone prodotto dai reni per stimolare la produzione dei globuli rossi.


 

In uno studio su 500 pazienti oncologici con anemia in corso di trattamento chemioterapico, è stato usato un diverso schema posologico, partendo da più basse dosi d'attacco ed aumentandola solo in caso di non rispondenza alla cura. La scelta ha consentito di ridurre del 25% la quantità di farmaco iniettato.


 

Nel trattamento dell'anemia renale è stata studiata in mille pazienti, per via sottocutanea in quelli non ancora dializzati ed endovenosa in quelli in emodialisi. La molecola si è dimostrata efficace nei non trattati in precedena con altre epoetine.


 

Ulteriori studi hanno invece indagato la sicurezza d'epoetina teta in trattamenti a lungo termine,fino a quindici mesi,nell'indicazione dell'anemia renale in pazienti in predialisi od in emodialisi. Il tutto – si è constatato - senza perdere l'efficacia terapeutica.


 

Sia nei pazienti oncologici che in quelli con anemia renale,epoetina teta è stata approvata anche per la somministrazione sottocutanea,contrariamente alle biosimilari alfa e zeta che,nell'anemia renale, non vantano al momento questa via di somministrazione. Può,inoltre,essere iniettata sottocute una sola volta la settimana,garantendo la stessa efficacia della somministrazione


 


 


 

trisettimanale, con un beneficio in termine di tollerabilità e riduzione dei costi associati alla terapia.


 


 


 


 

GIAN UGO BERTI


 

(riproduzione vietata)

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