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1 giu 2011


Incidenti domestici Una vera epidemia
Gli incidenti domestici sono un problema di interesse per la sanità pubblica: disabilità, sofferenza, calo della produttività sono alcuni degli aspetti legati a questo tema

)Roma, 1 giugno 2011 - Casa dolce casa. Nessun luogo è più tranquillo e sicuro. Eppure quando il diavolo ci mette la coda, anche le mura domestiche possono nascondere serie insidie, spesso drammatiche.

In tutti i Paesi gli incidenti domestici sono un problema per la Sanità Pubblica. Secondo recenti dati, tra il 1998 e il 2000 in Europa quasi 20 milioni di persone (il 7% dei residenti) sono rimaste vittime di incidenti domestici, con oltre 5 milioni di ricoverati e 56 mila morti. Secondo un’indagine Istat del 2009, nel nostro Paese, in casa o nelle sue estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, ecc.) si sono verificati più di 3 milioni di incidenti con costi per ricovero che superano i 400 milioni di euro.

A farne maggiormente le spese, secondo il Ministero della Salute, sono le donne, in particolare le casalinghe, coinvolte in oltre il 70% degli incidenti domestici, gli anziani, specie gli ultraottantenni, i disabili e i bambini più piccoli. Per questi ultimi, il soffocamento e l’annegamento costituiscono la prima causa di mortalità domestica, provocando il 50% delle morti. Il maggior numero di incidenti, sempre secondo l’Istat, si verificherebbe nel Nord-ovest e nel Centro con cadute, ferite, ingestione di corpi estranei, soffocamento, ustioni, avvelenamenti e intossicazioni.

Le cause sono varie. Si va dalle condizioni strutturali della casa (scale, pavimenti, arredamento,porte e cancelli automatici, ecc.); ad un uso sbagliato di apparecchiature o utensili, sottovalutandone i rischi ed i pericoli, a particolari problemi di salute (disabilità, patologie croniche ecc.) o uso di sostanze tossiche non opportunamente custodite (detersivi, medicinali, uso di farmaci, alcol, ecc) che possono provocare avvelenamenti, intossicazioni o ustioni.

Le cadute in casa possono essere provocate da scale, pavimenti lisci, bagnati o sconnessi, oppure fili elettrici o prolunghe che fanno inciampare, tappetini per il bagno e ostacoli vari, in molti casi con insufficiente illuminazione.

Frequenti e pericolosi anche i piccoli infortuni (ferite da taglio, amputazioni delle dita, lesioni da corpo estraneo nell’occhio, ecc), per lo più legati all’uso senza le opportune precauzioni dei piccoli elettrodomestici ed utensili di cucina ( pentole e padelle bollenti, coltelli e altri oggetti taglienti , frullatori e trita carni accesi, ecc.).

Spesso, per evitare gli incidenti domestici e limitarne la gravità, basta adottare semplici precauzioni ed accorgimenti, rivolte soprattutto alle persone più esposte cioè i bambini e gli anziani. Tra le maggiori insidie le cadute. I bambini rischiano di cadere di più sotto l’anno di età. Per evitare inconvenienti vanno continuamente sorvegliati, specie quando si trovano nel lettino, sul seggiolone, in carrozzina,ecc.

Per gli anziani è utile svolgere una buona attività fisica, garanzia di un buon livello dell’equilibrio e dei movimenti, utilizzando in casa oggetti antiscivolo e maniglie di appoggio. Da ripetute indagini, anche da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, è emerso che molte persone sottovalutano i rischi e le conseguenze di un incidente domestico. Molte Regioni ed Aziende sanitarie sono impegnate nella prevenzioni di questi incidenti, che si basa anche sulla informazione e la collaborazione di tutti noi nel mettere in atto accorgimenti anche semplici. Un po’ di attenzione può salvare la vita.


di Antonio Alfano

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