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21 giu 2011



Salpata da Livorno con 40 pazienti a bordo, nell’ambito della “Giornata nazionale”
UNA BARCA A VELA CONTRO LE LEUCEMIE
Crociera nel mar Tirreno a scopo riabilitativo. L’arrivo a Cagliari il 29 giugno. “Perché non venga meno la speranza”, ha detto Franco Mandelli, presidente dell’AIL


LIVORNO - E’ salpata dal Porto Mediceo di Livorno la barca oceanica “Sognando Itaca”, in occasione della “Giornata Nazionale contro le leucemie ed i tumori del sangue” . A bordo,per una crociera che toccherà altri sei porti e che si concluderà a Cagliari il 29 giugno prossimo dopo un viaggio di 1200 miglia, si alterneranno circa 500 pazienti. Saranno accompagnati da medici,infermieri e psicologi e coordinati dallo skipper Luciano Galloni. Responsabile a bordo, Dario Bio,dell’AIL di Brescia.
A salutare i naviganti, che toccheranno le località di Ostia,Salerno,Reggio Calabria,Catania e Palermo,era presente il presidente nazionale dell’Ail, Franco Mandelli. Lo scopo- ha detto- è di far vivere ad ognuno, nell’ ottica riabilitativa,una giornata calibrata sugli stimoli che solo la vela può regalare,andare oltre cioè i limiti che sono dentro di noi. Si tratta di persone di varia età,provenienti da sette Centri ematologici, finalizzati alla riabilitazione psicologica ed al miglioramento della qualità della vita.
Per noi, ha aggiunto Mandelli,è la barca della serenità che ci serve per affrontare meglio la malattia. Anche se soltanto una persona potrà trarne giovamento,l’iniziativa avrà senz’altro raggiunto il suo scopo. In particolare, voglio dedicarla a Vanessa, una ragazza scomparsa a causa di una particolare forma di leucemia solo alcuni anni fa e che oggi,al contrario,sarebbe stata perfettamente curata. Ecco perché la speranza non può e non deve morire mai.
Secondo Dario Bio, i pazienti,dopo le precedenti esperienze sul lago di Garda ed in mare Adriatico,vivranno emozioni capaci di farli uscire dal buio della malattia e condurli verso la luce della Speranza. In ogni porto,ha concluso,un gruppo di volontari AIL (Associazione Italiana contro le leucemie, il mieloma ed i linfomi), s’ occuperà d’accogliere gli ospiti.
Ogni anno, solo oltre diecimila gli italiani che vengono mediamente colpiti da questo gruppo di affezioni del sangue. Nell’incontro medico svoltosi alla vigilia della “Giornata” a Roma si è parlato in particolare dei progressi terapeutici che si stanno ottenendo contro la leucemia mieloide cronica, con l’impiego del nilotinib. I risultati,dopo due anni di cure, hanno evidenziato come il farmaco sia più efficace e selettivo del precedente, l’imatinib, poiché induce un’elevata incidenza di risposte molecolari complete in tempi rapidi ossia la scomparsa del marcatore della leucemia del sangue nei pazienti.
Ridurre il residuo di malattia – ha precisato Massimo Breccia dell’Università romana de La Sapienza – non è importante soltanto per la minore incidenza delle progressioni, ma anche perché consente d’iniziare a pensare di poter sospendere il trattamento in un futuro prossimo, senza la comparsa di recidive della malattia stessa.

GIAN UGO BERTI (riproduzione vietata)

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