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20 giu 2011


Nutrizione NON SOLO ANORESSIA E BULIMIA
Gli «altri» disturbi
del comportamento alimentare
Sono quelli definiti come «non altrimenti specificati»

Ai due disturbi più noti del comportamento alimentare (anoressia nervosa e bulimia nervosa) si aggiungono i Disturbi del Comportamento Alimentare Non Altrimenti Specificati fra i quali il Disturbo di Alimentazione Incontrollata, in inglese Binge Eating Disorder, sta acquistando un’importanza crescente per i suoi legami con l’obesità. Quest’ultimo è stato descritto per la prima volta da Stunkard nel 1959, caratterizzato dal consumo di ampie quantità di cibo in un breve periodo. Riguarda circa il 20-30% dei soggetti obesi.

COME RICONOSCERLI
 Per il sesso femminile tutti i criteri richiesti per la diagnosi di Anoressia Nervosa in presenza di un ciclo mestruale normale. Tutti i criteri di Anoressia Nervosa sono soddisfatti e, malgrado la significativa perdita di peso, il peso attuale risulta nella norma.
 Tutti i criteri della Bulimia Nervosa risultano soddisfatti, tranne il fatto che le abbuffate e le condotte compensatorie hanno una frequenza inferiore a due episodi alla settimana per tre mesi. Soggetti di peso normale che si dedicano regolarmente ad inappropriate condotte compensatorie dopo aver ingerito piccole quantità di cibo (per es. induzione del vomito dopo aver mangiato due biscotti). Soggetti che ripetutamente masticano e sputano, senza deglutire, grandi quantità di cibo.
 Disturbo da Alimentazione Incontrollata: ricorrenti episodi di abbuffate in assenza delle regolari condotte compensatorie tipiche della Bulimia Nervosa

Criteri diagnostici per il Disturbo dell’ Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorders)

 Ricorrenti episodi caratterizzati da perdita di controllo alimentare.
 Un episodio è caratterizzato da entrambe le seguenti manifestazioni: Mangiare in un lasso di tempo limitato (per es due ore) una quantità di cibo che è certamente più abbondante di quella che la maggior parte delle persone consumerebbe in un periodo simile ed in simile circostanze.
 Una sensazione di perdita di controllo sull’assunzione di cibo durante l’episodio (per es. sentire che uno non può smetter di mangiare, o controllare quanto o quello che mangia).
 Gli episodi sono associati con tre (o più) delle seguenti caratteristiche:
 Mangiare molto più rapidamente del normale.
 Mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni.
 Mangiare grandi quantità di cibo quando non si è affamati.
 Mangiare da soli per evitare l’imbarazzo di quando si mangia.
 Sentirsi disgustati con se stessi, depressi o molto in colpa dopo aver mangiato.
 Notevole sofferenza relativa al comportamento alimentare.
 Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata si manifesta, in media, almeno due giorni alla settimana per sei mesi.
 Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata non si associa con l’uso regolare di condotte compensatorie inappropriate (per es. uso di lassativi, digiuno, eccessivo esercizio fisico) e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di Anoressia Nervosa o Bulimia Nervosa.

A CHI RIVOLGERSI
Nel momento in cui ci si rende conto di soffrire di un Disturbo del Comportamento Alimentare sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico oppure ad un centro specializzato nei Disturbi dell’Alimentazione. E’ bene ricordare che un Disturbo del Comportamento Alimentare esprime un disagio psicologico che tuttavia si può riflettere anche gravemente sulla salute fisica. La diagnosi deve essere fatta da uno specialista, possibilmente uno psichiatra, meglio se con specifica formazione nel campo dei disturbi dell'alimentazione. I Centri di Salute Mentale dovrebbero poter offrire informazioni in proposito.

Per gentile concessione dell'Inran (Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione)

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