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28 gen 2011


Giornata internazionale della lebbra

LEBBRA o Malattia di HANSEN

Eziologia: Mycobacterium leprae.

Vettore: umano, insetti.

Modalità di contagio: la modalità di trasmissione rimane incerta potendo essere multipla : è probabile che avvenga da persona a persona per esposizione a goccioline (droplets) emesse con tosse, starnuti, saliva o lepromi ulcerati, ma anche il contatto con terreno infetto, nonché vettori quali insetti sono stati considerati i principali meccanismi. Il contatto tra superfici cutanee non è generalmente considerata un'importante modalità di trasmissione. La porta d’ingresso sono le soluzioni di continuo cutanee o mucose.

Periodo d’incubazione: in genere 3-5 anni, ma può estendersi da 6 mesi sino a diversi decenni.

Sintomi: esistono due forme cliniche:

La lebbra tubercoloide: comprende la malattia tubercoloide polare e borderline. E' caratterizzata da sintomi confinati alla cute e ai nervi periferici prevalenza delle manifestazioni nervose, con evoluzione lenta e relativamente benigna, non è contagiosa. Le manifestazioni cutanee possono essere o di tipo eritemato-pigmentario, con chiazze eritematose di colore cupo, infiltrate, tumide e pastose, elevate a contorni sfumati, hanno aspetto "a fiamma", o di tipo nodulare. Le manifestazioni nervose sono costanti e caratteristiche, con interessamento bilaterale dei grossi nervi periferici che appaiono ingrossati e cordoniformi; la nevrite si manifesta con disturbi della sensibilità, quali anestesia termo-dolorifica e tattile e disturbi trofici.
All'estremità più grave dello spettro clinico vi è la lebbra lepromatosa, che comprende le varianti borderline e polare: caratterizzata da prevalenti lesioni cutanee, è contagiosa, la lesione elementare è il leproma, un nodulo sostenuto da una flogosi cronica granulomatosa che si presenta non tanto rilevata, di consistenza molle o pastosa,di colorito rosso scuro, di notevoli dimensioni, con contorno circolare circondato da un alone giallastro, non dolente; le lesioni possono essere molteplici e simmetriche, indipendenti o confluenti in piastre irregolari; si localizza al volto e alle orecchie, alla superficie estensoria dei segmenti distali degli arti, alla mucosa nasale, agli occhi, ai testicoli, ai nervi periferici ai linfonodi e alla milza. Può evolvere con esiti pigmentari bruni, esiti cicatriziali biancastri con alone pigmentato, oppure verso un approfondimento e distruzione dei tessuti, fino alla mutilazione, o più raramente verso un’ulcerazione con fuoriuscita di liquido denso e giallo. Clinicamente può verificarsi cronicizzazione con riacutizzazioni febbrili, eruttive, con artralgie, recrudescenza delle lesioni in atto e comparsa di nuove.

Prognosi: in tutto il mondo vi sono probabilmente 10-20 milioni di persone colpite dalla lebbra. Circa 1-2 milioni presentano reliquati. Tuttavia coloro che, fra i contagiati, hanno effettuato una terapia antibiotica efficace si possono considerare guariti.

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