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19 gen 2011


Michelangelo e il cancro al seno

Secondo due studiosi americani, l’oncologo James J. Stark e lo storico dell’arte Jonathan K. Nelson, la Notte di Michelangelo, una statua scolpita nel 1524 che si trova nelle Cappelle Medicee (monumento tombale creato dallo scultore nella Chiesa di San Lorenzo a Firenze) aveva il cancro al seno. Esaminando la statua, i due studiosi hanno individuato tre anomalie nel seno sinistro, a loro avviso indizi inconfutabili di uno stadio avanzato del tumore alla mammella: la sporgenza del contorno del seno, un rigonfiamento in prossimità dell’area del capezzolo e un’area affossata a lato di quest’ultimo. L’obiettivo di Michelangelo, secondo gli studiosi, era proprio quello di accentuare il messaggio funebre della Cappella. L’ipotesi è stata fortemente contestata, su “Il Messaggero” di Roma (28/11/00), da Cristoph Frommel, direttore della Biblioteca Hertziane e tra i massimi esperti di Michelangelo che invita a chiedersi come mai non vi siano segni di malattia o di morte imminente nelle altre statue della Cappella (il Giorno, l’Aurora e il Tramonto).

Gli storici dell’arte, hanno discusso per secoli sul significato di questa scultura; alcuni ritengono, d’accordo con i chirurghi plastici di oggi, che l’artista non avesse mai visto una donna nuda e dunque la deformità del seno sinistro della Notte rifletta la supposta mancanza di interesse e la poca familiarità di Michelangelo con il nudo femminile; altri lo considerano un errore della scultura.
da Scuola medica salernitana

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