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21 gen 2011



STAMINALI: UN REGALO DI FUTURA SALUTE DA MADRE A FIGLIO
Quelle amniotiche, crioconservate, potranno essere impiegate in caso di fratture od ustioni

MILANO – Una frattura od un’ustione nel corso della vita si potranno curare in modo del tutto speciale con le cellule staminali prelevato dalla stessa persona infortuna al momento della sua gravidanza. E’ una forma innovativa di “assicurazione” sulla salute che potrà concretizzarsi con un prelievo dal liquido amniotico della madre fra la 19° e la 24° settimana di gestazione, conservata al freddo in una speciale “banca” ed utilizzabile nel momento del bisogno, senza possibilità di reazioni di rigetto trattandosi di un trapianto autologo, cioè sullo stesso individuo. Ne hanno parlato a Milano Claudio Giorlandino, segretario generale della Società Italiana Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale e Giuseppe Simoni,direttore scientifico di Biocell Center.
Oggi esito quattro tipi di cellule staminali (embrionali, vietate in Italia per problemi di sicurezza dell’embrione e possibilità di creare tumori – adulte, presenti nel corpo umano dopo la nascita e capaci di rigenerare l’organo od il tessuto in cui risiedono, già in uso per molte malattie – cordone ombelicale, valide per leucemia e linfomi in impianti su altre persone – amniotiche.
Queste ultime vengono impiegate a livello di laboratorio nelle malattie congenite animali, per la sostituzione di diaframma,trachea,sterno. Così come nella cura sperimentale di degenerazione maculare e retinite pigmentosa.
Il tutto avviene con un prelievo fra la 19° e la 24° settimana, la loro crioconservazione a meno 196 gradi. Lo scopo è la prevenzione delle anomali genetiche ( l’amniocentesi,raccomandata dopo i 35 anni, viene effettuato in media da un terzo delle gestanti italiane). Duplice il vantaggio: coniugare la diagnosi prenatale e la garanzia al bambino di possedere cellule staminali da disporre in futuro. Il prelievo non crea problemi a madre e bimbo. Anche altri membri della famiglia potrebbero avvantaggiarsene poiché in un caso su quattro sono compatibili con quelle di un familiare. (info@biocellcenter.it)

GIAN UGO BERTI
(riproduzione vietata)

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