
C'è una chimica della tristezza
Le lacrime non sono tutte uguali, quelle versate quando siamo tristi potrebbero contenere dei composti chimici che veicolano messaggi emotivi fino al naso di chi ci guarda piangere, per segnalare la nostra tristezza (o magari una situazione di pericolo, o ancora dolore fisico e non); potrebbero nascondere messaggeri chimici vestigia di un linguaggio non verbale che viene dal passato.
E' quanto dimostra un curioso esperimento pubblicato sulla rivista Science condotto da Noam Sobel del Dipartimento di Neurobiologia del Weizmann Institute of Science a Rehovot in Israele. Gli sperimentatori hanno fatto annusare a un gruppo di 24 uomini le lacrime di donne che si erano commosse di fronte a un film triste e poi (per confronto) gli hanno messo sotto al naso una soluzione salina artificiale simile alle lacrime.
E' emerso che i maschi, pur non distinguendo all'olfatto alcuna differenza tra lacrime e soluzione artificiale, vengono influenzati dalle lacrime, infatti il solo ''sniffarle'' riduce la loro 'mascolinita'' abbassando i livelli di testosterone nella saliva e ne diminuisce il grado di eccitazione fisiologica di fronte a foto di donne attraenti. 6 gennaio 2011
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