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conseguenze insospettate per chi passa notti difficili. E, magari, non se ne rende conto
Raffreddati e grassi?
Forse è perchè non dormite bene
Sono due dei modi con cui il corpo e la mente segnalano che il sonno è scarso o è di cattiva qualità
conseguenze insospettate per chi passa notti difficili. E, magari, non se ne rende conto
Raffreddati e grassi?
Forse è perchè non dormite bene
Sono due dei modi con cui il corpo e la mente segnalano che il sonno è scarso o è di cattiva qualità
MILANO - Il nostro corpo ci invia molti segnali quando siamo stanchi: qualche volta li ignoriamo volontariamente, qualche volta non sappiamo capirli. Vi prendete, per esempio, un raffreddore dopo l'altro e non capite il motivo? Potreste essere più vulnerabili perché non dormite abbastanza. Sonno e sistema immunitario sono legati tra loro, come conferma uno studio pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine. Gli autori hanno seguito 153 uomini e donne per due settimane, registrando durata e qualità del loro sonno. Dopo 5 giorni, hanno isolato i pazienti e li hanno esposti ad alcuni virus influenzali: chi aveva dormito meno di 7 ore per notte è risultato tre volte più a rischio di ammalarsi rispetto a chi aveva dormito almeno 8 ore.
GLI STUDI - «Diversi studi hanno evidenziato che dormire poco e male può favorire le malattie infettive, in quanto il sistema immunitario viene sottoposto all'azione di molecole che ne riducono le capacità di reazione» spiega Gian Luigi Gigli, neurologo dell'Università di Udine e presidente dell'Associazione italiana di medicina del sonno. E se dormire poco o male diventa un'abitudine, le conseguenze possono andare oltre. Poco lucidi Anche la difficoltà nel discriminare ciò che è importante da ciò che è irrilevante può derivare dalla mancanza di sonno o dalla sua cattiva "qualità". Lo conferma una ricerca pubblicata su PloS One. Studiando con la risonanza magnetica funzionale l'attività cerebrale di volontari dopo una bella dormita e dopo la deprivazione di sonno, i ricercatori hanno visto che il deficit di sonno non solo comporta una riduzione dell'attivazione delle aree cerebrali coinvolte nei processi di attenzione, ma anche una riduzione dell'attivazione delle aree coinvolte nel controllo delle funzioni cognitive. «La qualità e la quantità del riposo cambiano il modo di operare della nostra corteccia cerebrale e quindi come valutiamo le informazioni che abbiamo a disposizione — riferisce Gigli —. In caso di deficit di sonno ne risente in modo particolare l'attenzione selettiva, con una ridotta capacità di discernere tra informazioni essenziali e superflue». Più emotivi Il vostro partner ha la luna storta fin dal mattino? Un collega vi apostrofa non appena varcate la soglia del posto di lavoro? Non sono tutti impazziti, forse sono solo vittime di un cattivo dormire.
IRRITABILITÀ - «Minore disponibilità, ridotta tolleranza, irritabilità, maggiore fragilità emotiva sono alcune delle possibili conseguenze del deficit di sonno sulla sfera psicologica — aggiunge Gigli —. Alla lunga, la mancanza di sonno può perfino sfociare in veri disturbi quali l'ansia e la depressione». Lo conferma uno studio recente condotto alla Columbia University e pubblicato su Sleep. Protagonisti della ricerca 15 mila adolescenti: nei ragazzi che avevano riposato meno di 5 ore a notte è stato evidenziato un rischio del 71% più elevato di soffrire di depressione rispetto a quanto rilevato in chi aveva dormito 8 ore. Esposti a malattie Quando si dorme poco si possono avere brutte sorprese anche sulla bilancia. Lo ribadisce uno studio della Wake Forest University, pubblicato sulla rivista Sleep. Dalla ricerca è emerso che chi dorme solo 5 ore per notte tende ad accumulare più grasso viscerale, quello che è più pericoloso per la salute. «La mancanza cronica di sonno aumenta la produzione di grelina, ormone che stimola l'appetito, e riduce quella della leptina, che blocca la fame — fa notare lo specialista —. Non solo: la scarsità di riposo aumenta anche il rischio di diabete di tipo 2, perché altera il metabolismo degli zuccheri. Per non parlare delle ricadute negative sul sistema cardiovascolare, associate agli effetti negativi della deprivazione cronica di sonno sulla pressione sanguigna che tende ad aumentare». Senza passione Costrette a rosicchiare ore al sonno notturno per districarsi tra mille impegni, le donne di oggi vedono spesso cadere a picco il desiderio sessuale. Lo rivela uno studio condotto su 200 pazienti che si sono presentate al Centro di ginecologia del San Raffaele-Resnati di Milano per problemi sessuali. Nel 32% dei casi è emerso che il calo della voglia di fare l'amore è legato alla carenza di sonno. «La deprivazione cronica di sonno è uno dei più importanti e trascurati fattori di stress biologico — dice Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele-Resnati —. In queste condizioni aumenta la produzione di cortisolo e adrenalina con ripercussioni negative sulla funzione sessuale: diminuisce il desiderio, vengono compromessi i meccanismi alla base dell'eccitazione mentale e fisica, aumentano l'irritabilità e l'impulsività».
Antonella Sparvoli
14 marzo 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
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