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25 mag 2010


Colpito il 2% della popolazione


 

DISTURBO BIPOLARE: GLI ALTI E BASSI DELLA PSICHE


 

Il disagio dei pazienti, le diffoltà nei rapporti di lavoro. Novità nelle cure orali a rilascio prolungato


 


 

MILANO - Sono oltre un milione gli italiani che soffrono di disturbo bipolare,imprigionati fra gli alti ed i bassi della psiche. Eppure,quasi nove persone su dieci non ne hanno mai sentito parlare. E' considerato dall'OMS sesta causa di disagio sociale nel mondo. Basta però evocare l'alternarsi di mania e depressione per far emergere,negli italiani,una radicata emarginazione sociale:i pazienti hanno difficoltà a relazionarsi, si sentono poco accettati da amici e colleghi di lavoro,avvertono spesso un forte disagio nella fase depressiva.


 

Si passa da un'euforia incontrollabile ad una profonda depressione:due pazienti su tre non sono mediamente sottoposti a terapia adeguata e possono trascorrere anche dieci anni prima di una corretta diagnosi. Una persona non ben curata può giungere non di rado al suicidio od alla dipendenza da alcol e droghe. Lo ha detto il prof. Carlo Altamura,direttore della Clinica Psichiatrica all'Università di Milano,nel corso di un convegno promosso a Milano da Astra Zeneca.


 

Il disturbo bipolare - ha precisato Liliana Dell'Osso,direttore della Clinica Psichiatrica all'Università di Pisa- è stato considerato castigo divino,opera del maleficio,colpa e peccato, ma anche segnale di genialità e capacità artistica. Ma oggi abbiamo una maggiore consapevolezza e conoscenza della natura del disturbo.


 

L'uso tempestivo di un antipsicotico atipico come la quetiapina,indicato per il trattamento degli episodi depressivi maggiori associati a disturbo bipolare,permette invece,assieme al monitoraggio del paziente nel tempo,di ridurre cronicità e rischi di viraggio maniacale. Si blocca così il processo neurodegenerativo che,con le nuove tecniche di neuroimmagine,è associato ad una fase avanzata del disturbo,comportando la perdita di sostanza grigia e l'assottigliamento degli stati corticali in alcune aree del cervello.


 

Ora – si è concluso – è disponibile una nuova formulazione in compresse a rilascio prolungato. Un prodotto che assicura il rilascio costante del principio attivo nelle 24 ore. Viene somministrato una volta sola al giorno,con beneficio del paziente. La formulazione consente di contenere rapidamente i sintomi maniacali e psicotici.


 


 

GIAN UGO BERTI


 

(riproduzione vietata)

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