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17 mag 2010

Un problema medico e sociale quello dell' allergia alimentare


 

SCOPRIRLA PRESTO, PER SALVARE LA VITA


 

Poche Regioni danno gratuitamente i latti sostitutivi


 

Diagnosi precoce – Particolare importanza deve essere dedicata all'identificazione dei bambini a rischio attraverso una diagnosi appropriata con prove allergologiche sulla pelle e sul sangue. L'esclusione dell'alimento rappresenta tutt'ora l'unico trattamento efficace nella prevenzione della reazione allergica. Sono in corso di sperimentazione,comunque, interventi che vanno dalla sensibilizzazione per via orale o sublinguale ai preparati contenenti estratti derivati dalle erbe cinesi,fino alla realizzazione di veri e propri vaccini


 

Occhio al latte vaccino – E' un grosso problema perché se i piccoli non introducono un adeguato sostituto possono andare incontro a gravi squilibri nutrizionali con una compromissione della crescita e vera e propria malnutrizione. I prodotti speciali sono rimborsati nella maggior parte dei paesi europei,con la prescrizione medica. In Italia soltanto Lombardia,Friuli e Sardegna coprono i costi dei latti speciali che,altrove,sono totalmente a carico della famiglia.


 

Farmaco gratuito – L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha stabilito,già dal 2005, che le regioni debbano erogare l'adrenalina ai pazienti allergici come farmaco di fascia H ospedaliero. Purtroppo,però,non tutte le Regioni hanno fatto e fanno abbastanza. La normativa viene attuata al Nord, ma non al Sud. Inoltre, si registra scarsa informazione circa la gratuità del farmaco tra i pazienti e perfino fra i medici.


 

Cifre preoccupanti – Sotto i 18 anni presentano allergie alimentari 270 persone fino a 5 anni d'età,150 mila fra 5 e 10 anni,150 mila fra i 10 ed i 18 anni. Le forme più comuni fra 0 e 5 anni sono: quelle al latte vaccino (100 mila),uova (80 mila),noci,nocciole ed arachidi (50 mila),grano,pomodoro soia,crostacei,frutta,verdura (40 mila).


 

GIAN UGO BERTI


 

( riproduzione vietata)

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