EPATITE:E' INFETTA 1 PERSONA SU 12
POTRESTI ESSERE TU? FAI LE ANALISI
Originale slogan dell' iniziativa che si svolge a in piazza Montecitorio a Roma,per la "Giornata Mondiale"(19 maggio). Prevenzione e cure,ma anche igiene di vita
ROMA - "Sono io il numero 12?" Se lo deve chiedere ognuno di noi pensando che quella percentuale è l'incidenza media di portatori del virus dell' epatite B o C,fra la popolazione. Con questo originale interrogativo,prende corpo in tutto il mondo la "Giornata" dedicata a questa malattia virale (19 maggio). La tappa italiana è a Roma in piazza Montecitorio,proprio davanti al Parlamento, per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica. L'iniziativa è dell'Associazione EpaC onlus.
Il dato preoccupante riguarda una condizione dieci volte superiore al virus dell' aids,l'HIV,ma se ne parla molto meno. Sono infatti circa due milioni,in Italia,i portatori cronici di virus HBV ed HCV.
L'invito a partecipare è andato in particolare ai parlamentari perché si sottopongano ai controlli sulla condizione del loro fegato. L'iniziativa è patrocinata dalla regione Lazio,dalla Provincia e dal Comune di Roma,dall'ASL ROMA A,dalla Associazione Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Digestivi Ospedalieri,da quella per lo Studio del Fegato,dalla Società Italiana di Medicina Generale e dal Club Epatologi Ospedalieri.
L'Italia, è il messaggio,detiene il primato europeo per il numero di malattie epatiche:epatiti,cirrosi,tumori sono la causa di circa 20 mila decessi l'anno e si stima siano inoltre un milione e seicentomila quelli affetti da epatite C e seicentomila di B. Cifre allarmanti, spiega Ivan Gardini presidente dell'associazione EpaC onlus, se si considera trattarsi di affezioni virali,quindi trasmissibili.
Nonostante la vaccinazione obbligatoria nel nostro Paese fin dal 1991,la malattia non è scomparsa,mentre non esiste ancora un vaccino per la prevenzione della forma C,anche se è possibile rallentarne l'evoluzione con appropriate misure igienico sanitarie e di stili di vita. Prevenire nuove infezioni e scoprire la malattia attraverso una diagnosi precoce rappresentano importanti obiettivi per vincere la battaglia contro le epatiti.
Novità di quest'anno,si apprende, è che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la prima volta discuterà di una risoluzione che potrebbe portare a riconoscere l'epatite quale priorità sanitaria globale,uniformando le azioni e gli interventi nelle politiche prevenzione,informazione e controllo adottate dai vari Governi nazionali.
GIAN UGO BERTI
(riproduzione vietata)
Parigi, li 23 maggio 2010
RispondiEliminaSono un Italiano residente a Parigi, dove ho subito nel 1992 un trapianto epatico consecutivo ad un tumore idotto da un'epatite C. Ho pubblicato un libro in merito, ma lo scandalo del sangue infetto è stato divulgato più terdi. Ho scritto quindi un secondo volume intitolato "Quatre lustres et quatre cancers après...", che nessun editore ha avuto il coraggio di pubblicare perché prendevo di mira la classe politica di allora.
Purtroppo è scritto in francese.
Tuttavia, se lo desidera, Le invieró volentieri il "manoscritto". Avró almeno un lettore dei miei guai...
Armando de Montis