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18 mag 2010


DALL'I-PHONE UNA SPERANZA CONTRO IL DOLORE


 

LA NOTIZIA

ARRIVA IL PRIMO NEUROSTIMOLATORE CHE, GRAZIE AD UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA PRESENTE ANCHE NELL'IPHONE, ASSICURA AUTOMATICAMENTE SOLLIEVO AL PAZIENTE SOFFERENTE DI DOLORE CRONICO ( SCHIENA E ARTI ) INDIPENDENTEMENTE DALLA SUA POSIZIONE E DAI SUOI MOVIMENTI.

E' UN ULTERIORE PASSO AVANTI PER LA CURA DI MALATI SPESSO IN SITUAZIONI DRAMMATICHE.

ALL'OSPEDALE DI PISA IL PRIMO INTERVENTO IN ITALIA


 

Dolore cronico e progressi terapeutici

Il dolore cronico, che interessa il tronco e gli arti, mono e bilateralmente, rappresenta tuttora un problema delicato e complesso anche per le sue gravi ripercussioni sulla qualità di vita del paziente.

E' un dolore continuo, lancinante e intrattabile e richiede un trattamento terapeutico adeguato che ben si adatti alle condizioni del malato.

Neurostimolazione

Un approccio curativo proficuo è rappresentato dalla "stimolazione del midollo spinale" ("spinal
cord stimulation" ). E' un trattamento ormai entrato nella pratica routinaria e la sua efficacia è largamente documentata. Introdotto da " Medtronic " nel 1970 si avvale di un dispositivo impiantabile, ( "neurostimolatore")
che manda lievi impulsi elettrci allo spazio epidurale, vicino alla colonna vertebrale.

Di norma, i segnali del dolore " viaggiano " attraverso il sistema nervoso, ma gli impulsi elettrici "inviati " dal neurostimolatore modificano questi segnali prima che pervengano al cervello, per cui il paziente avverte una sensazione di formicolio anziché di dolore. Gli attuali dispositivi per la neurostimolazione hanno le dimensioni di un orologio da polso e vengono posizionati sottopelle nell'addome.

Il dispositivo trasmette livelli prefissati di analgesia ma spesso i pazienti devono manualmente modificare tali livelli quando cambiano posizione o attività. Il livello di stimolazione richiesto per la gestione del paziente sofferente dipende dalla distanza tra il midollo spinale e gli elettrodi impiantati. Le distanze cambiano a seconda che, ad esempio, il paziente sia in posizione eretta, o supina (disteso a faccia in su ), prona ( disteso a faccia in giù ) o disteso sul lato destro o sinistro.

Di conseguenza, il cambiamento di posizione, in assenza di una modifica del livello di stimolazione, può far si che il paziente riceva una stimolazione sub-optimale, per cui il dolore continua, o rendere necessari aggiustamenti della stimolazione tramite un telecomando esterno

Come ovviare a ciò?

Il nuovo neurostimolatore: una conquista straordinaria

Medtronic ha appena reso disponibile un nuovo stimolatore del midollo spinale che adatta automaticamente la terapia a seconda della posizione del paziente.

Sono passate poche settimane dal primo impianto del nuovo neurostimolatore avvenuto presso la U.O. Terapia Antalgica dell' Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, diretta dal dottor Paolo Poli ed oggi si è avuta la conferma che il paziente impiantato è pienamente soddisfatto dei benefici avuti.

"Il nuovo neurostimolatore utilizza una tecnologia che include l'uso di un algoritmo e di un accelerometro, componente innovativa che sfrutta la forza di gravità terrestre per rilevare la posizione del malato e adottare automaticamente il livello di stimolazione richiesto per alleviare il dolore." -spiega il dottor Poli.

L'accelerometro è una tecnologia presente anche in strumenti e sistemi di utilizzo comune, come l'iPhone ed alcuni telefoni cellulari per riconoscere l'angolazione del telefono e cambiare il monitor per facilitare la visualizzazione e l'utilizzo. E' anche impiegato nelle automobili per azionare l'air-bag in caso di forte impatto.

Il nuovo neurostimolatore è il primo che sente le posizioni e i movimenti del paziente, apprende le regolazioni impostate e adatta automaticamente la terapia alla posizione. Con questa innovazione risponde pienamente all'esigenza del paziente di semplificare la gestione della terapia.

Il nuovo dispositivo è anche in grado di memorizzare posizioni e ampiezze, e visualizzare tramite
grafici e tabelle dati oggettivi dell'attività del paziente.

Dice il dottor Poli: " Nel dolore cronico, l'obiettivo della neurostimolazione è di tentare di aiutare il paziente a sentire meno dolore. Dal momento che siamo sempre in continuo movimento, come quando ci si alza dalla sedia, camminiamo per strada, continuiamo a rigirarci nel letto durante il sonno, un neurostimolatore che automaticamente si adatta ad ogni movimento o attività del malato è di grande aiuto per il controllo del dolore, con prospettiva di vita il più possibile vicina a quella normale."

Per concludere, va ribadito che la " stimolazione del midollo spinale " ben risponde alle esigenze terapeutiche. Uno studio della durata di due anni ( PROCESS ) ha recentemente dimostrato che tale terapia, affiancata, al trattamento medico convenzionale, porta un effettivo significativo sollievo del dolore cronico in pazienti sofferenti alla schiena e alle estremità.

I progressi curativi per il dolore cronico sono di grande rilevanza quando si considerano le devastanti conseguenze in caso di mancato trattamento. Il 19% dei malati perde il posto di lavoro; il 21% và incontro alla depressione; tra il 50% e l' 88% ha significativi disturbi del sonno; il 50% lamenta una stanchezza continua.

In Italia si stima che 1 persona su 4 soffre di dolore cronico.


 

PER INFORMAZIONI:

MEDTRONIC-RICCARDO CHIAPPANI-02-24137785 3357152965

E-MAIL riccardo.chiappani@medtronic.com

STUDIO VOLTERRA-BRUNO VOLTERRA-02-58101317 3356322022

E-MAIL volterra.bruno@email.it

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